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Guida completa al reddito energetico: Come funziona e come ottenerlo

L'aumento delle bollette, l'inquinamento e la crisi energetica stanno mettendo in difficoltà molte famiglie con bassi redditi, rendendo l’accesso all’energia sostenibile un lusso per pochi. Ma c’è una buona notizia: il Reddito Energetico può cambiare le cose. Grazie al Fondo Nazionale Reddito Energetico, le famiglie più vulnerabili possono ottenere un impianto fotovoltaico senza spese iniziali, riducendo i costi dell’energia e contribuendo alla transizione ecologica. In questo articolo scoprirai cos’è il Reddito Energetico, chi può beneficiarne e come richiederlo per iniziare a risparmiare sulla bolletta e proteggere il futuro del pianeta.

Indice dei contenuti

Cos’è e come funziona il reddito energetico?

Il reddito energetico è un’iniziativa pensata per sostenere le famiglie a basso reddito nella transizione verso l’energia rinnovabile, promuovendo l’installazione di impianti fotovoltaici senza costi iniziati. Ma in cosa consiste esattamente?  

Cos’è il reddito energetico?

Il reddito energetico è un contributo in conto capitale previsto dal decreto MASE del 08/08/2023 e reso operativo dal maggio del 2024. Questo incentivo è pensato per dare la possibilità alle famiglie con ISEE ridotto di accedere all’energia solare, attraverso l’installazione gratuita di impianti fotovoltaici. L’obiettivo principale è ridurre la spesa energetica, abbattere le emissioni di CO2 e promuovere l’uso di energia pulita nelle case degli italiani.

Questo strumento rappresenta un importante passo verso una transizione energetica equa, garantendo che anche le fasce economicamente più fragili possano beneficiare dei vantaggi dell’autoproduzione di energia senza dover affrontare ingenti spese iniziali.

Come funziona il reddito energetico?

Il funzionamento di questo bonus si basa su un modello di incentivo pubblico a fondo perduto, destinato alle famiglie che rispettano determinati requisiti di reddito. Le risorse stanziate ammontano a 200 milioni di euro da suddividere tra il 2024 e il 2025, con 80 milioni di euro l’anno alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e 20 milioni di euro alle restanti Regioni o Province Autonome.

Ecco i passaggi principali del suo funzionamento:

  1. Finanziamento pubblico: Il fondo dedicato copre interamente i costi di acquisto e installazione degli impianti.
  1. Installazione gratuita: Una volta approvata la richiesta, un impianto fotovoltaico viene installato sull’abitazione del beneficiario.
  1. Autoconsumo e risparmio: L’energia prodotta copre parte dei consumi domestici, riducendo la bolletta.
  1. Cessione dell’energia in eccesso: L’eventuale energia non utilizzata viene immessa nella rete nazionale, contribuendo a finanziare il programma stesso.

In questo modo, il sistema diventa auto-sostenibile, generando benefici economici per le famiglie e per il sistema energetico nazionale.

Cosa prevede il reddito energetico?

Il reddito energetico prevede una serie di vantaggi e agevolazioni per le famiglie che rientrano nei requisiti stabiliti:

  • Installazione gratuita di un impianto fotovoltaico (fino a una potenza massima stabilita dal bando regionale o nazionale).
  • Risparmio immediato sulle bollette grazie all'autoproduzione e autoconsumo di energia solare.
  • Cessione dell’energia in eccesso alla rete, con un meccanismo che consente di finanziare nuove installazioni.
  • Zero costi di manutenzione, con assistenza tecnica inclusa per un periodo determinato.

Questa misura si affianca ad altri incentivi energetici, come il Bonus fotovoltaico o il Conto energia, e rappresenta un'opportunità concreta per le famiglie meno abbienti di accedere a una fonte di energia pulita, senza dover sostenere investimenti iniziali.

Chi può accedere a questo incentivo economico?

Come abbiamo visto prima, questo bonus economico è destinato alle famiglie italiane con il reddito ridotto. Ma cerchiamo di capire più nello specifico come accedervi, quali sono i requisiti necessari e chi può realmente usufruirne.

Come si accede al reddito energetico?

Per poter usufruire di questo incentivo, è necessario rispettare una serie di requisiti economici, tecnici e amministrativi. Il processo di accesso prevede i seguenti passaggi:

  1. Verifica dei requisiti: Il primo step è controllare di avere i requisiti necessari, sia economici che tecnici (descritti nelle sezioni successive).
  1. Presentazione della domanda: Gli interessati devono compilare e inviare la richiesta tramite il portale ufficiale della regione di residenza o attraverso i canali istituzionali dedicati.
  1. Valutazione della richiesta: Dopo la presentazione, l'ente responsabile verifica la documentazione e determina l'idoneità del richiedente.
  1. Approvazione e installazione: Se la domanda viene accettata, il beneficiario viene contattato per l’installazione dell’impianto fotovoltaico.
  1. Attivazione e monitoraggio: L’impianto entra in funzione, fornendo energia per l’autoconsumo della famiglia.

Il Reddito Energetico è un'opportunità concreta per ridurre le spese energetiche e contribuire alla transizione ecologica, ma solo chi soddisfa specifici criteri può beneficiarne.

Chi può percepire il reddito energetico?

Come abbiamo visto anche prima, questo incentivo economico è destinato a famiglie con bassi redditi con l’obiettivo di favorire un accesso equo all'energia rinnovabile. I principali criteri economici per accedervi sono:

  • ISEE fino a 15.000 €
  • Nuclei famigliari con almeno quattro figli a carico e un ISEE fino a 30.000 € supportando la loro indipendenza energetica e riducendo il peso delle bollette elettriche.

A differenza del Reddito di Cittadinanza, il Reddito Energetico non è un sussidio economico diretto, ma un incentivo finalizzato alla transizione ecologica. I beneficiari non ricevono denaro, ma un impianto fotovoltaico che permette loro di autoprodurre energia, abbattendo i costi dell’elettricità.

Ricordiamo inoltre che i beneficiari del reddito energetico possono realizzare gratuitamente un impianto fotovoltaico di potenza massima pari a 6 kW e avranno diritto all'autoconsumo dell'energia prodotta, ma non ai ricavi di vendita in rete dell’energia prodotta in eccesso. Quest'ultima dovrà infatti essere ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società partecipata interamente dal ministero dell'Economia, che provvederà a venderla.  Con i guadagni della vendita dell’energia, il GSE alimenterà il Fondo stesso, in modo da permettere ad altri beneficiari di procedere alla richiesta.  Il regolamento, inoltre, prevede che il cliente possa pagare autonomamente per l'acquisto di batterie e colonnine di ricarica.

Quali sono i requisiti necessari per il Reddito Energetico?

Per accedere al Reddito Energetico, oltre ai criteri economici, è necessario rispettare una serie di requisiti tecnici e amministrativi, tra cui:

1. Requisiti di residenza e titolarità dell’immobile

  • Il richiedente deve risiedere nella regione in cui presenta la domanda.
  • Deve avere un diritto reale sull’immobile (proprietà, usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi o superficie).
  • Deve poter disporre legalmente del tetto o dell’area dove sarà installato l’impianto.

2. Requisiti tecnici dell'impianto fotovoltaico

  • La potenza dell’impianto deve essere compresa tra 2 e 6 kW.
  • L’impianto deve essere connesso alla rete elettrica e progettato per coprire il fabbisogno della famiglia.
  • L’energia prodotta deve essere destinata esclusivamente all’autoconsumo domestico.
  • L’energia in eccesso non può essere venduta dal beneficiario, ma viene ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che la rivende per alimentare il fondo e finanziare nuovi impianti.

3. Requisiti catastali dell’immobile

  • L’immobile non deve appartenere alle classi catastali A1 (abitazioni di lusso), A8 (ville), A9 (castelli e palazzi storici) e A10 (uffici e studi privati).
  • Non devono esserci altri impianti fotovoltaici connessi al punto di prelievo dell'abitazione (POD).

4. Impegno di durata e manutenzione

  • Il beneficiario si impegna a mantenere operativo l’impianto per almeno 10 anni.
  • Eventuali costi per batterie di accumulo o colonnine di ricarica per veicoli elettrici sono a carico del richiedente.

Per approfondire i requisiti tecnici, ti consigliamo di leggere il Regolamento del Fondo. Non è possibile accedere al reddito energetico per impianti realizzati ai fini del soddisfacimento della quota d'obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di cui all'art. 26 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199.

Come viene finanziato il Reddito energetico?

Il Fondo Nazionale Reddito Energetico è finanziato principalmente dallo Stato, ma può ricevere contributi anche da:

  • Regioni e Province autonome
  • Enti pubblici e organizzazioni no-profit
  • Versamenti volontari da amministrazioni centrali

Inoltre, il fondo si autosostiene grazie alla vendita dell’energia in eccesso generata dagli impianti installati. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) si occupa della vendita e utilizza i ricavi per finanziare nuove installazioni, garantendo così un modello circolare e sostenibile.

Come calcolare il Reddito Energetico?

Anche se il Reddito Energetico non fornisce un sostegno economico diretto, il suo impatto finanziario può essere calcolato in base al risparmio sulla bolletta e alla produzione di energia dell’impianto fotovoltaico.

  • Calcolo del risparmio annuo sulla bolletta: Il risparmio dipende dalla quantità di energia autoprodotta e consumata direttamente. Un impianto da 3 kW può generare circa 3.500-4.500 kWh all’anno, con un risparmio stimato tra 500 € e 800 € all’anno sulle bollette.
  • Cessione dell’energia in eccesso : L’energia prodotta ma non consumata viene ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che la rivende e utilizza i fondi per finanziare nuovi impianti. I beneficiari del Reddito Energetico non ricevono alcun compenso per questa energia in eccesso.
  • Costo di eventuali accessori : Mentre l’impianto fotovoltaico è interamente coperto dal fondo, il beneficiario può scegliere di integrare batterie di accumulo o colonnine di ricarica per veicoli elettrici a proprie spese.

Esempio pratico di risparmio

Supponiamo che una famiglia con un consumo annuo di 3.000 kWh ottenga un impianto da 3 kW:

  • Produzione annua stimata: 3.500 kWh
  • Autoconsumo diretto: 60% (2.100 kWh)
  • Energia immessa in rete: 1.400 kWh
  • Risparmio sulla bolletta: circa 600 € all’anno

Domande frequenti:

Il reddito energetico è cumulabile con altre agevolazioni?

Il reddito energetico non è cumulabile con altre forme di agevolazioni statali, regionali o europee in materia di energia. Tuttavia, questo incentivo offre un vantaggio unico per coloro che cercano soluzioni energetiche sostenibili e convenienti.

A quanto ammonta il contributo del GSE per l’installazione di un impianto fotovoltaico?

Il contributo economico del GSE per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 5kW è di 9500€ mentre per un impianto fotovoltaico da 6kW di 11000€.

Conclusioni: verso un futuro più verde e sostenibile

In un'epoca in cui la sostenibilità è al centro delle nostre preoccupazioni globali, il Reddito Energetico si erge come una risposta tangibile e concreta alla sfida dell'energia verde. Destinato a coloro che ne hanno più bisogno, questo incentivo offre una via verso un futuro più luminoso e sostenibile per tutti.

Il Reddito Energetico è un passo avanti nella missione di Enpal per preservare il nostro pianeta per le generazioni future: è il momento di abbracciare il cambiamento e fare la differenza ...

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