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Cosa succede allo scambio sul posto nel 2025?

L’autoconsumo energetico è una delle chiavi per abbattere la bolletta e rendere la propria casa più sostenibile. Per anni, lo Scambio sul Posto è stato uno strumento essenziale per chi ha scelto il fotovoltaico, consentendo di compensare l’energia immessa e prelevata dalla rete. Ma cosa succederà nel 2025? Quando verrà tolto lo scambio sul posto? Come verrà sostituito?

Con le nuove normative in arrivo, questo meccanismo verrà gradualmente sostituito da alternative come il ritiro dedicato e le Comunità Energetiche Rinnovabili. Se possiedi già un impianto o stai pensando di installarne uno, è fondamentale capire come funzioneranno i nuovi incentivi e come massimizzare il tuo investimento.

In questa guida analizzeremo nel dettaglio il fotovoltaico e lo scambio sul posto nel 2025, cosa cambia per chi già usufruisce di questo sistema, e quali saranno le migliori alternative per continuare a risparmiare. Non farti trovare impreparato: scopri tutto quello che devi sapere sul futuro della gestione dell’energia solare e su come sfruttare al massimo i nuovi incentivi!

Indice dei contenuti

Quando verrà tolto lo scambio sul posto?

Dal 26 settembre 2025 chiuderà lo Scambio sul Posto (SSP). Per accedere al SSP, due scadenze sono fondamentali:

  • L’impianto fotovoltaico deve essere in esercizio entro il 29 maggio 2025.
  • La domanda per il SSP deve essere presentata al GSE entro il 26 settembre 2025.

A partire dal 31 dicembre 2024, gli impianti con più di 15 anni di contratto SSP saranno chiusi automaticamente. Il GSE liquidarà le eccedenze entro il 30 giugno 2025. Chi non richiede un’alternativa a Terna entro i termini previsti, il GSE attiverà automaticamente il Ritiro Dedicato.

Chi ha invece un normale contratto di Scambio sul posto, potrà attendere la scadenza naturale.

Come verrà sostituito lo scambio sul posto?

Chi installa un impianto fotovoltaico dopo il 29 maggio 2025, avrà tre opzioni:

Fine dello scambio sul posto: cosa succederà agli impianti esistenti?

Con la chiusura dello Scambio sul Posto (SSP) prevista per il 26 settembre 2025, gli impianti esistenti che beneficiano di questo regime continueranno a godere dei vantaggi fino alla scadenza naturale del loro contratto. Se l’impianto ha già superato i 15 anni di durata del contratto, il GSE lo chiuderà automaticamente al 31 dicembre 2024, e procederà alla liquidazione delle eccedenze maturate entro il 30 giugno 2025.

Se il titolare dell’impianto non richiede un’alternativa a Terna entro i termini previsti, il GSE attiverà il Ritiro Dedicato, un nuovo sistema in cui il produttore riceve un compenso per ogni kWh immesso in rete, in base alla tipologia dell’impianto.

In generale, gli impianti esistenti dovranno adattarsi al nuovo regime che sostituirà lo SSP, scegliendo tra il Ritiro Dedicato, l’adesione a una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) o puntando sull’autoconsumo con sistemi di accumulo.

Per verificare cosa succederà al tuo impianto fotovoltaico, basta accedere al sito del GSE e controllare la tipologia di contratto che ti è stata assegnata.

Impianto fotovoltaico Enpal in Germania
Impianto fotovoltaico Enpal

Se installo un impianto fotovoltaico oggi, posso ancora accedere?

Si, basta che l'impianto entri in funzione entro il mese di Maggio 2025.

Come faccio a sapere se ho eccedenze GSE?

Per verificare se hai eccedenze GSE basta accedere al portale di scambio sul posto, tramite l'area clienti del SGE, vai alla sezione Contratti > Elenco Contratti e seleziona il contratto di interesse.

Che differenza c'è tra Scambio sul posto e ritiro dedicato?

Lo scambio sul posto e il ritiro dedicato sono due modalità di gestione dell'energia prodotta da un impianto fotovoltaico in Italia, ma differiscono nella gestione e compensazione dell'energia:

Scambio sul posto:

  • È un sistema di compensazione dell'energia prodotta dal fotovoltaico. L'energia prodotta in eccesso rispetto al consumo viene immessa nella rete elettrica e, in cambio, il proprietario dell'impianto riceve un credito che può essere utilizzato per compensare i consumi successivi.
  • Il credito accumulato può essere utilizzato per coprire i consumi elettrici (anche da fonti non rinnovabili) a un valore inferiore rispetto al costo dell'energia acquistata.
  • Il sistema è gestito da GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e la compensazione avviene in modo automatico.

Ritiro dedicato:

  • È una modalità che prevede la vendita dell'energia prodotta in eccesso direttamente al GSE a un prezzo fisso determinato da un bando pubblico o accordi specifici (Prezzi stabiliti dal GME).
  • L'energia che non viene consumata dall'impianto fotovoltaico viene acquistata dal GSE, generalmente a un prezzo inferiore rispetto al mercato, ma senza compensazione diretta sui consumi.
  • Questa modalità può essere più vantaggiosa per impianti molto grandi o per chi ha una produzione costante che eccede il proprio fabbisogno.
  • I soldi che guadagno dalla vendita dell'energia devono essere dichiarati a fine anno.
Le differenze tra scambio sul posto e ritiro dedicato
Differenze scambio sul posto e ritiro dedicato

Cos'è e come funziona lo scambio sul posto?

Lo scambio sul posto (SSP) è un sistema che ti permette di ricevere un rimborso per l'energia che produci con il tuo impianto fotovoltaico e che immetti nella rete elettrica. In pratica, quando il tuo impianto produce più energia di quella che usi, l'energia in eccesso viene "consegnata" alla rete, che funziona come un magazzino virtuale. Poi, nei momenti in cui produci meno, come la sera o nei giorni nuvolosi, puoi prelevare energia dalla rete senza doverla pagare completamente, perché stai utilizzando quella che avevi già immesso.

Per accedere a questo sistema, è necessario che l’impianto sia collegato alla rete con un contatore bidirezionale, che misura quanta energia immetti e quanta prelevi. Il GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) tiene traccia di questi dati e, alla fine del periodo, calcola il rimborso in base all'energia che hai "scambiato" con la rete.

Lo scambio sul posto è gratuito e può essere combinato con detrazioni fiscali per chi installa i pannelli fotovoltaici, rendendo l’investimento ancora più conveniente. Questo sistema è particolarmente utile perché permette di superare la discontinuità dell'energia solare: puoi usare l'energia che hai prodotto anche quando il tuo impianto non sta generando energia.

In breve, lo scambio sul posto ti aiuta a ridurre i costi della bolletta e a massimizzare l'uso dell'energia che produci, rendendo la tua casa più autonoma e sostenibile.

Quanto paga il GSE a kW nel 2025 per lo scambio sul posto?

Nel 2024, l'energia immessa in rete dall'impianto fotovoltaico e successivamente rii-prelevata viene compensata dal GSE con una tariffa media di circa 0,16 € per kWh, che corrisponde a circa la metà del prezzo medio di acquisto dell'energia dalla rete.

Ad esempio, un impianto fotovoltaico da 6 kWp può produrre fino a 9.000 kWh all'anno, generando potenziali ricavi fino a massimo di 1.440 € annuo. Da quando è stato introdotto lo scambio sul posto, gli impianti di maggiori dimensioni hanno registrato ricavi fino a 0,40 € per kWh all'anno.

Come calcolare il contributo dello scambio sul posto:

L’ammontare del contributo viene calcolato mediante la seguente formula:

Cs = min ( Oe ; Cei ) + CUsf x Es

Dove:

  • Cs = Contributo pagato al possessore dell’impianto fotovoltaico
  • Oe = Onere energia è il prezzo dell’energia pagata in bolletta. Il prezzo di riferimento è il PUN, Prezzo Unico Nazionale.
  • Cei = Controvalore dell’energia immessa è il prezzo dell’energia, ma calcolato in base alla zona di riferimento e agli orari di immissione.
  • CUsf =Corrispettivo Unitario di scambio forfetario rappresenta l'ammontare di alcuni costi di rete e gli oneri generali di sistema pagati in bolletta.
  • Es = Energia scambiata è la quantità dell'energia elettrica scambiata, ossia la differenza tra l'energia elettrica immessa e quella prelevata.

Erogazione del contributo: Come funziona il conto di scambio?

Il GSE gestisce le letture del contatore, comunicate dal gestore di rete, per monitorare quanta energia hai prelevato e quanta ne hai immessa nella rete. Questo controllo avviene ogni anno, ma nel frattempo il GSE ti anticipa dei contributi su base trimestrale direttamente sul tuo conto corrente, indicandoli come “Contributo in conto scambio”. Alla fine dell’anno, il GSE effettua un conguaglio, cioè una verifica finale per correggere eventuali differenze rispetto a quanto stimato durante l'anno.

Se alla fine dell’anno hai immesso più energia di quanta ne hai prelevata, si genera una eccedenza, e a quel punto hai due opzioni su come gestirla:

  • Richiesta di liquidazione in denaro: puoi chiedere che il valore delle eccedenze ti venga pagato direttamente.
  • Definizione di un credito per l'anno successivo: puoi usare l’energia in eccesso come credito per l’anno successivo, riducendo così i costi energetici futuri.

Questo sistema ti offre quindi la possibilità di scegliere tra un rimborso immediato o una riduzione delle bollette future, massimizzando i vantaggi del tuo impianto fotovoltaico.

Come avviene la modalità di pagamento?

Il GSE eroga il contributo in conto scambio su base semestrale (in acconto) e annuale (in conguaglio) come segue:

  • Contributo in conto scambio di acconto del primo semestre: il GSE pubblica l’importo entro il 15 maggio per le convenzioni attive al 31 marzo, e il pagamento arriva entro metà giugno.
  • Contributo in conto scambio di acconto del secondo semestre: l’importo viene pubblicato entro il 15 ottobre per le convenzioni attive al 30 settembre, con pagamento entro metà novembre.
  • Contributo in conto scambio di conguaglio: pubblicato entro il 15 maggio dell’anno successivo a quello di competenza, con pagamento entro la fine di giugno.

Queste tempistiche possono essere modificate dal GSE in caso di cambiamenti normativi o esigenze tecniche concordate con l’AEEGSI.

Installatori Enpal durante gli ultimi ritocchi
Installatori Enpal

Chi può accedere all'incentivo economico del GSE? I requisiti essenziali

Secondo il decreto legislativo 199/2021, possono accedere allo scambio sul posto due tipologie di clienti:

  1. Clienti finali all'interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC): Si tratta di clienti che sono anche produttori di energia elettrica nell'ambito degli impianti di produzione che costituiscono l'ASSPC.
  1. Clienti finali titolari di un insieme di punti di prelievo e immissione: Questi clienti sono produttori di energia elettrica tramite impianti di produzione connessi attraverso i punti stessi.

È importante notare che chi ha usufruito del Superbonus del 110% non può richiedere questo servizio. Inoltre, chi utilizza il servizio di scambio sul posto non può attivare contemporaneamente il ritiro dedicato.

Ai fini dell’accesso allo scambio sul posto per ASSPC devono essere verificate tutte le seguenti condizioni:

  • l’utente dello scambio deve essere controparte del contratto di acquisto riferito all’energia elettrica prelevata sul punto di scambio;
  • la potenza complessivamente installata nell’ASSPC da impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio fino al 31/12/2007 non è superiore a 20 kW;
  • la potenza complessivamente installata nell’ASSPC da impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio fino al 31/12/2014 non è superiore a 200 kW;
  • la potenza complessivamente installata nell’ASSPC da impianti di cogenerazione ad alto rendimento non è superiore a 200 kW;
  • la potenza degli impianti di produzione complessivamente installata nell’ASSPC non è superiore a 500 kW

Per accedere al servizio di Scambio sul posto è necessario stipulare un contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • Durata: il contratto ha una durata di un anno solare ed è tacitamente rinnovabile;
  • Recesso: il produttore può decidere di recedere in qualsiasi momento, senza vincoli. È sufficiente inviare la disdetta tramite il portale informatico del GSE almeno 60 giorni prima della data desiderata di cessazione del contratto.

Come fare la richiesta per accedere lo scambio sul posto?

Se possiedi un impianto fotovoltaico che produce fino a 20 kWh hai due opzioni per aderire all'incentivo economico:

  • Modello unico
  • La modalità standard

Modello unico

Il Modello Unico è una procedura semplificata per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di nuovi impianti fotovoltaici (secondo il D.M. 19 maggio 2015 e successive modifiche) e di impianti di micro-cogenerazione (secondo il D.M. 16 marzo 2017), che richiedono anche l’accesso allo scambio sul posto.

I produttori interessati devono interfacciarsi solo con i gestori di rete. Dopo aver ricevuto i dati necessari dal gestore, il GSE attiverà il contratto e fornirà all’utente il codice e il link per visualizzarlo sul portale scambio sul posto (SSP), accessibile dall’Area Clienti del GSE. Il contratto sarà valido dalla data di connessione dell’impianto, come comunicato dal gestore di rete.

Il modello unico è adatto per:

  • Impianti fotovoltaici presso clienti finali con punti di prelievo attivi in bassa tensione, con potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo e con potenza nominale fino a 50 kW.
  • Impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici secondo le disposizioni del D.Lgs. 28/11, senza ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.
  • Impianti di micro-cogenerazione alimentati a biomassa, biogas, bioliquidi, gas metano o GPL, con capacità di generazione fino a 50 kWe e con le stesse caratteristiche di cui sopra.

Modalità standard

Dovrai presentare una richiesta di adesione allo scambio sul posto al GSE tramite il portale online entro 60 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto.

Quando conviene lo scambio sul posto?

Lo Scambio sul posto è conveniente quando l’energia che prelevi dalla rete è più o meno pari a quella che immetti. Dal momento che l’energia viene “immagazzinata” virtualmente, non ci sono costi aggiuntivi per installare o mantenere un sistema di accumulo fisico, come invece avviene con le batterie.

Tuttavia, a lungo termine, un impianto fotovoltaico con accumulo potrebbe risultare più vantaggioso. Questo perché l’energia che prelevi dalla rete costa di più rispetto a quella che il GSE ti paga per l’energia immessa. In altre parole, con un sistema di accumulo, puoi usare direttamente la tua energia in eccesso quando ne hai bisogno, senza doverla "comprare" dalla rete.

Per capire se un sistema di accumulo è la scelta giusta per te, ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato sul blog.

Installazione Enpal in provincia di Pavia
Installazione Enpal in provincia di Pavia

Conclusione

Lo scambio sul posto ha rappresentato negli ultimi anni un'opportunità imperdibile per ottimizzare l'uso dell'energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico, riducendo i costi energetici e supportando la transizione verso fonti rinnovabili.  Con le imminenti modifiche normative previste per la fine del 2024, è fondamentale informarsi e prepararsi per sfruttare al meglio le nuove agevolazioni.  

Contattaci oggi stesso per ottenere una consulenza personalizzata sul tuo futuro impianto fotovoltaico. Un nostro esperto solare ti guiderà nella scelta più adatta alle tue esigenze energetiche e ti aiuterà nella gestione degli incentivi disponibili.

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