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GSE - Scambio sul posto: cos'è, come funziona e cosa succederà nel 2025?

Dal 2005, lo scambio sul posto è stato uno degli incentivi più importanti per chi ha scelto di installare un impianto fotovoltaico. Tuttavia, con l’adozione del D.Lgs 199/2021, questo meccanismo verrà gradualmente sostituito da altri meccanismi di incentivazione come il ritiro dedicato e dalle Comunità Energetiche Rinnovabili.

In questo articolo risponderemo a tutte le domande più comuni dei nostri clienti: come funziona lo scambio sul posto, come si può accedere, quanto paga il GSE e non solo... vedremo anche cosa succederà nel 2025 per chi ha usufruito di questo incentivo, e quali saranno le alternative in arrivo.

Cos'è e come funziona lo scambio sul posto?

Lo scambio sul posto (SSP) è un sistema che ti permette di ricevere un rimborso per l'energia che produci con il tuo impianto fotovoltaico e che immetti nella rete elettrica. In pratica, quando il tuo impianto produce più energia di quella che usi, l'energia in eccesso viene "consegnata" alla rete, che funziona come un magazzino virtuale. Poi, nei momenti in cui produci meno, come la sera o nei giorni nuvolosi, puoi prelevare energia dalla rete senza doverla pagare completamente, perché stai utilizzando quella che avevi già immesso.

Per accedere a questo sistema, è necessario che l’impianto sia collegato alla rete con un contatore bidirezionale, che misura quanta energia immetti e quanta prelevi. Il GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) tiene traccia di questi dati e, alla fine del periodo, calcola il rimborso in base all'energia che hai "scambiato" con la rete.

Lo scambio sul posto è gratuito e può essere combinato con detrazioni fiscali per chi installa i pannelli fotovoltaici, rendendo l’investimento ancora più conveniente. Questo sistema è particolarmente utile perché permette di superare la discontinuità dell'energia solare: puoi usare l'energia che hai prodotto anche quando il tuo impianto non sta generando energia.

In breve, lo scambio sul posto ti aiuta a ridurre i costi della bolletta e a massimizzare l'uso dell'energia che produci, rendendo la tua casa più autonoma e sostenibile.

Impianto fotovoltaico Enpal

Aggiornamento: Ecco cosa succederà allo scambio sul posto nel 2025

Il Governo ha deciso di mettere fine allo scambio sul posto con la fine del 2024 per incentivare la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili.

In alternativa a queste sarà possibile usufruire del ritiro dedicato. Queste alternative saranno una valida risposta alla cessazione dello scambio sul posto, puntando a valorizzare maggiormente l’autoconsumo istantaneo e la condivisione dell’energia.

Con la fine dello scambio sul posto, cosa succederà agli impianti esistenti?

Gli impianti che attualmente usufruiscono dello scambio sul posto passeranno gradualmente a nuovi incentivi. I decreti che stabiliranno i dettagli di questa transizione non sono ancora stati emanati, di seguito puoi trovare i dettagli della transizione che abbiamo a disposizione ad oggi, Novembre 2024:

  • Tempistica della soppressione: Lo scambio sul posto sarà soppresso novanta giorni dopo l'entrata in vigore dei decreti previsti. Ad oggi non essendo ancora stati emanati questi decreti, i dettagli esatti della transizione non sono stati definiti.
  • Data chiave: Per chi già usufruisce dello scambio sul posto, la data importante da ricordare è il 31 dicembre 2024. Da questa data inizierà il passaggio ai nuovi meccanismi di incentivazione, come le comunità energetiche o il ritiro dedicato.
  • Nuovi incentivi: Gli impianti esistenti operanti con lo scambio sul posto seguiranno una graduale conversione ai nuovi meccanismi di incentivo a partire dal 31 dicembre 2024. I decreti definiranno i criteri e le modalità di questa conversione.
  • Criteri di conversione: L'articolo 4-ter del D.L. Energia (Legge 11/2024) prevede che l'ARERA, su proposta del GSE, disciplini la graduale uscita dal servizio degli impianti operanti in scambio sul posto basandosi su:
    • Priorità di uscita per impianti con maggiore potenza e anzianità, e per quelli già incentivati dal GSE.
    • Le convenzioni di scambio sul posto in essere non potranno essere rinnovate per più di quindici anni dalla prima sottoscrizione.
    • Applicazione delle modalità di ritiro dedicato per periodi non inferiori a cinque anni, salvo diverse indicazioni su altre forme di valorizzazione dell'energia immessa in rete.
Installatore Enpal

Quanto paga il GSE al kw?

Nel 2024, l'energia immessa in rete dall'impianto fotovoltaico e successivamente rii-prelevata viene compensata dal GSE con una tariffa media di circa 0,16 € per kWh, che corrisponde a circa la metà del prezzo medio di acquisto dell'energia dalla rete.

Ad esempio, un impianto fotovoltaico da 6 kWp può produrre fino a 9.000 kWh all'anno, generando potenziali ricavi fino a massimo di 1.440 € annuo. Da quando è stato introdotto lo scambio sul posto, gli impianti di maggiori dimensioni hanno registrato ricavi fino a 0,40 € per kWh all'anno.

Come calcolare il contributo dello scambio sul posto:

L’ammontare del contributo viene calcolato mediante la seguente formula:

Cs = min ( Oe ; Cei ) + CUsf x Es

Dove:

  • Cs = Contributo pagato al possessore dell’impianto fotovoltaico
  • Oe = Onere energia è il prezzo dell’energia pagata in bolletta. Il prezzo di riferimento è il PUN, Prezzo Unico Nazionale.
  • Cei = Controvalore dell’energia immessa è il prezzo dell’energia, ma calcolato in base alla zona di riferimento e agli orari di immissione.
  • CUsf =Corrispettivo Unitario di scambio forfetario rappresenta l'ammontare di alcuni costi di rete e gli oneri generali di sistema pagati in bolletta.
  • Es = Energia scambiata è la quantità dell'energia elettrica scambiata, ossia la differenza tra l'energia elettrica immessa e quella prelevata.

Erogazione del contributo in conto di scambio

Il GSE gestisce le letture del contatore, comunicate dal gestore di rete, per monitorare quanta energia hai prelevato e quanta ne hai immessa nella rete. Questo controllo avviene ogni anno, ma nel frattempo il GSE ti anticipa dei contributi su base trimestrale direttamente sul tuo conto corrente, indicandoli come “Contributo in conto scambio”. Alla fine dell’anno, il GSE effettua un conguaglio, cioè una verifica finale per correggere eventuali differenze rispetto a quanto stimato durante l'anno.

Se alla fine dell’anno hai immesso più energia di quanta ne hai prelevata, si genera una eccedenza, e a quel punto hai due opzioni su come gestirla:

  • Richiesta di liquidazione in denaro: puoi chiedere che il valore delle eccedenze ti venga pagato direttamente.
  • Definizione di un credito per l'anno successivo: puoi usare l’energia in eccesso come credito per l’anno successivo, riducendo così i costi energetici futuri.

Questo sistema ti offre quindi la possibilità di scegliere tra un rimborso immediato o una riduzione delle bollette future, massimizzando i vantaggi del tuo impianto fotovoltaico.

Come avviene la modalità di pagamento?

Il GSE eroga il contributo in conto scambio su base semestrale (in acconto) e annuale (in conguaglio) come segue:

  • Contributo in conto scambio di acconto del primo semestre: il GSE pubblica l’importo entro il 15 maggio per le convenzioni attive al 31 marzo, e il pagamento arriva entro metà giugno.
  • Contributo in conto scambio di acconto del secondo semestre: l’importo viene pubblicato entro il 15 ottobre per le convenzioni attive al 30 settembre, con pagamento entro metà novembre.
  • Contributo in conto scambio di conguaglio: pubblicato entro il 15 maggio dell’anno successivo a quello di competenza, con pagamento entro la fine di giugno.

Queste tempistiche possono essere modificate dal GSE in caso di cambiamenti normativi o esigenze tecniche concordate con l’AEEGSI.

Installatori Enpal

Chi può accedere all'incentivo economico del GSE?

Secondo il decreto legislativo 199/2021, possono accedere allo scambio sul posto due tipologie di clienti:

  1. Clienti finali all'interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC): Si tratta di clienti che sono anche produttori di energia elettrica nell'ambito degli impianti di produzione che costituiscono l'ASSPC.
  1. Clienti finali titolari di un insieme di punti di prelievo e immissione: Questi clienti sono produttori di energia elettrica tramite impianti di produzione connessi attraverso i punti stessi.

È importante notare che chi ha usufruito del Superbonus del 110% non può richiedere questo servizio. Inoltre, chi utilizza il servizio di scambio sul posto non può attivare contemporaneamente il ritiro dedicato.

Ai fini dell’accesso allo scambio sul posto per ASSPC devono essere verificate tutte le seguenti condizioni:

  • l’utente dello scambio deve essere controparte del contratto di acquisto riferito all’energia elettrica prelevata sul punto di scambio;
  • la potenza complessivamente installata nell’ASSPC da impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio fino al 31/12/2007 non è superiore a 20 kW;
  • la potenza complessivamente installata nell’ASSPC da impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio fino al 31/12/2014 non è superiore a 200 kW;
  • la potenza complessivamente installata nell’ASSPC da impianti di cogenerazione ad alto rendimento non è superiore a 200 kW;
  • la potenza degli impianti di produzione complessivamente installata nell’ASSPC non è superiore a 500 kW

Per accedere al servizio di Scambio sul posto è necessario stipulare un contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • Durata: il contratto ha una durata di un anno solare ed è tacitamente rinnovabile;
  • Recesso: il produttore può decidere di recedere in qualsiasi momento, senza vincoli. È sufficiente inviare la disdetta tramite il portale informatico del GSE almeno 60 giorni prima della data desiderata di cessazione del contratto.

Come fare la richiesta per accedere lo scambio sul posto?

Se possiedi un impianto fotovoltaico che produce fino a 20 kWh hai due opzioni per aderire all'incentivo economico:

  • Modello unico
  • La modalità standard

Modello unico

Il Modello Unico è una procedura semplificata per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di nuovi impianti fotovoltaici (secondo il D.M. 19 maggio 2015 e successive modifiche) e di impianti di micro-cogenerazione (secondo il D.M. 16 marzo 2017), che richiedono anche l’accesso allo scambio sul posto.

I produttori interessati devono interfacciarsi solo con i gestori di rete. Dopo aver ricevuto i dati necessari dal gestore, il GSE attiverà il contratto e fornirà all’utente il codice e il link per visualizzarlo sul portale scambio sul posto (SSP), accessibile dall’Area Clienti del GSE. Il contratto sarà valido dalla data di connessione dell’impianto, come comunicato dal gestore di rete.

Il modello unico è adatto per:

  • Impianti fotovoltaici presso clienti finali con punti di prelievo attivi in bassa tensione, con potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo e con potenza nominale fino a 50 kW.
  • Impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici secondo le disposizioni del D.Lgs. 28/11, senza ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.
  • Impianti di micro-cogenerazione alimentati a biomassa, biogas, bioliquidi, gas metano o GPL, con capacità di generazione fino a 50 kWe e con le stesse caratteristiche di cui sopra.

Modalità standard

Dovrai presentare una richiesta di adesione allo scambio sul posto al GSE tramite il portale online entro 60 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto.

Quando conviene lo scambio sul posto?

Lo Scambio sul posto è conveniente quando l’energia che prelevi dalla rete è più o meno pari a quella che immetti. Dal momento che l’energia viene “immagazzinata” virtualmente, non ci sono costi aggiuntivi per installare o mantenere un sistema di accumulo fisico, come invece avviene con le batterie.

Tuttavia, a lungo termine, un impianto fotovoltaico con accumulo potrebbe risultare più vantaggioso. Questo perché l’energia che prelevi dalla rete costa di più rispetto a quella che il GSE ti paga per l’energia immessa. In altre parole, con un sistema di accumulo, puoi usare direttamente la tua energia in eccesso quando ne hai bisogno, senza doverla "comprare" dalla rete.

Per capire se un sistema di accumulo è la scelta giusta per te, ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato sul blog.

Installazione Enpal in provincia di Pavia

Se installo un impianto fotovoltaico oggi, posso ancora accedere allo scambio sul posto?

Una domanda frequente che spesso i nostri clienti ci fanno quando decidono di installare un impianto fotovoltaico. Formalmente, è ancora possibile richiedere l'attivazione dello scambio sul posto per i nuovi impianti fotovoltaici. La soppressione prevista non è stata ancora sancita dai decreti necessari, quindi, in assenza di istruzioni specifiche, lo scambio sul posto continua a essere in vigore.

Dopo la fine dello scambio sul posto, i proprietari di impianti fotovoltaici avranno due opzioni:

  • Ritiro Dedicato: vendere tutta l’energia prodotta al GSE al prezzo stabilito dal decreto ministeriale.
  • Autoconsumo e adesione alle Comunità Energetiche Rinnovabili: consumare l’energia prodotta e immettere l’eccedenza nella rete, ricevendo un corrispettivo basato sul valore di mercato dell’energia.

Cosa succede a chi ha lo scambio sul posto nel 2024?

A partire dal 31 dicembre 2024, per gli impianti che attualmente usufruiscono dello scambio sul posto, inizierà una transizione verso nuovi meccanismi di incentivazione, come le comunità energetiche o il ritiro dedicato. Tuttavia, i decreti che stabiliranno le modalità e i criteri di questo passaggio non sono ancora stati emanati, e pertanto i dettagli specifici della transizione non sono ancora disponibili.

Il processo di soppressione del servizio di scambio sul posto sarà effettivo novanta giorni dopo l'entrata in vigore dei decreti, una volta pubblicati. In base alle anticipazioni contenute nell'articolo 4-ter del Decreto Energia (Legge 11/2024), l’uscita graduale dal regime di scambio sul posto sarà gestita dall'ARERA su proposta del GSE. Tra i criteri previsti ci sono la priorità di uscita per impianti di maggiore potenza e anzianità, e per quelli già incentivati dal GSE. Inoltre, le convenzioni di scambio sul posto non potranno essere rinnovate per più di quindici anni dalla prima sottoscrizione e sarà applicato il ritiro dedicato per un periodo minimo di cinque anni, salvo ulteriori indicazioni su nuove forme di valorizzazione dell’energia immessa in rete.

Conclusione

Lo scambio sul posto ha rappresentato negli ultimi anni un'opportunità imperdibile per ottimizzare l'uso dell'energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico, riducendo i costi energetici e supportando la transizione verso fonti rinnovabili.  Con le imminenti modifiche normative previste per la fine del 2024, è fondamentale informarsi e prepararsi per sfruttare al meglio le nuove agevolazioni.  

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