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Scambio sul posto: cos'è, come funziona e cosa succederà nel 2024 a questo incentivo?

Dal 2005 lo Scambio sul posto ha rappresentato una delle principali forme di incentivo del settore fotovoltaico. Tuttavia, con l’adozione del D.Lgs 199/2021 lo scambio sul posto verrà gradualmente sostituito dal “ritiro dedicato” come meccanismo base di vendita dell’energia in rete e dalle Comunità Energetiche Rinnovabili come meccanismo incentivante.

Questo sistema, gestito dal GSE, permette di valorizzare l'energia elettrica prodotta in eccesso e immessa nella rete, garantendo un rimborso parziale per l'energia prelevata. In questo articolo, risponderemo alle numerose domande dei consumatori riguardo l’incentivo: cos’è e come funziona lo scambio sul posto, come accedere all’incentivo, quanto paga il GSE.

Inoltre, cercheremo di chiarire cosa succederà alla fine del 2024 a tutti gli impianti fotovoltaici che hanno usufruito dello scambio sul posto e quali saranno le nuove modalità che sostituiranno progressivamente questo incentivo.

Cos'è lo scambio sul posto (SSP)?

Lo scambio sul posto è un meccanismo che permette di valorizzare l’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico e immessa nella rete elettrica pubblica. Funziona come un "rimborso parziale" delle bollette pagate al fornitore per l’energia prelevata dalla rete.

In pratica, lo scambio sul posto permette di essere rimborsati per l'energia prelevata dalla rete utilizzando il valore dell'energia prodotta e immessa nella rete. Inoltre, copre una parte dei costi fissi calcolati sull’energia scambiata. Questa agevolazione, gestita dal GSE, supporta l'autoconsumo, consentendo ai proprietari di impianti fotovoltaici di compensare i periodi di bassa produzione energetica.

L'energia prodotta in eccesso viene "immagazzinata" virtualmente nel sistema elettrico e può essere utilizzata successivamente tramite un meccanismo di compensazione. Per beneficiare di questo servizio, gli impianti di produzione e consumo di energia devono essere collegati a un unico punto di connessione con la rete pubblica. Questo collegamento consente al sistema elettrico di funzionare come un bacino di immagazzinamento virtuale, facilitando una gestione efficiente dell'energia autoprodotta.

Impianto fotovoltaico Enpal

Come funziona lo scambio sul posto?

Lo scambio sul posto è un sistema che permette di immettere nella rete elettrica l'energia in eccesso prodotta da un impianto fotovoltaico e di prelevarla quando necessario. Invece di conservare fisicamente l'energia (grazie a sistemi di accumulo), viene utilizzata una compensazione temporale: l'energia immessa può essere prelevata in un secondo momento quando la produzione non è sufficiente.

Per far funzionare questo sistema, è necessario installare un contatore bidirezionale che registra sia l'energia immessa che quella prelevata. Lo scambio sul posto è una delle principali agevolazioni offerte dallo Stato per gli impianti da fonti rinnovabili. Il servizio è gratuito e può essere combinato con le detrazioni fiscali per l'installazione dei pannelli fotovoltaici.

Questo meccanismo aiuta a mitigare il problema della discontinuità delle energie rinnovabili, come l'energia solare, garantendo un uso efficiente dell'energia prodotta. Durante il giorno, l'energia in eccesso viene immessa nella rete pubblica e, quando l'impianto non produce abbastanza energia, questa viene prelevata dalla rete. Il Gestore Servizi Elettrici (GSE) monitora tramite letture automatiche del contatore quanta energia è stata immessa e quanta prelevata, determinando il rimborso per l'utente.

Chi può accedere al contributo del GSE?

Secondo il decreto legislativo 199/2021, possono accedere allo scambio sul posto due tipologie di clienti:

  1. Clienti finali all'interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC): Si tratta di clienti che sono anche produttori di energia elettrica nell'ambito degli impianti di produzione che costituiscono l'ASSPC.
  1. Clienti finali titolari di un insieme di punti di prelievo e immissione: Questi clienti sono produttori di energia elettrica tramite impianti di produzione connessi attraverso i punti stessi.

È importante notare che chi ha usufruito del Superbonus del 110% non può richiedere questo servizio. Inoltre, chi utilizza il servizio di scambio sul posto non può attivare contemporaneamente il “ritiro dedicato”.

Ai fini dell’accesso allo scambio sul posto per ASSPC devono essere verificate tutte le seguenti condizioni:

  • l’utente dello scambio deve essere controparte del contratto di acquisto riferito all’energia elettrica prelevata sul punto di scambio;
  • la potenza complessivamente installata nell’ASSPC da impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio fino al 31/12/2007 non è superiore a 20 kW;
  • la potenza complessivamente installata nell’ASSPC da impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio fino al 31/12/2014 non è superiore a 200 kW;
  • la potenza complessivamente installata nell’ASSPC da impianti di cogenerazione ad alto rendimento non è superiore a 200 kW;
  • la potenza degli impianti di produzione complessivamente installata nell’ASSPC non è superiore a 500 kW

Per accedere al servizio di Scambio sul posto è necessario stipulare un contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • Durata: il contratto ha una durata di un anno solare ed è tacitamente rinnovabile;
  • Recesso: il produttore può decidere di recedere in qualsiasi momento, senza vincoli. È sufficiente inviare la disdetta tramite il portale informatico del GSE almeno 60 giorni prima della data desiderata di cessazione del contratto.

Quanto paga il GSE per l’energia immessa in rete nel 2024?

Quest’anno l'energia immessa in rete dall'impianto fotovoltaico e successivamente rii-prelevata viene compensata dal GSE con una tariffa media di circa 0,16 € per kWh, che corrisponde a circa la metà del prezzo medio di acquisto dell'energia dalla rete.

Ad esempio, un impianto fotovoltaico da 6 kWp può produrre fino a 9.000 kWh all'anno, generando potenziali ricavi fino a massimo di 1.440 € annuo. Da quando è stato introdotto lo scambio sul posto, gli impianti di maggiori dimensioni hanno registrato ricavi fino a 0,40 € per kWh all'anno.

Come calcolare il contributo dello scambio sul posto:

L’ammontare del contributo viene calcolato mediante la seguente formula:

Cs = min ( Oe ; Cei ) + CUsf x Es

Dove:

  • Cs = Contributo pagato al possessore dell’impianto fotovoltaico
  • Oe = Onere energia è il prezzo dell’energia pagata in bolletta. Il prezzo di riferimento è il PUN, Prezzo Unico Nazionale.
  • Cei = Controvalore dell’energia immessa è il prezzo dell’energia, ma calcolato in base alla zona di riferimento e agli orari di immissione.
  • CUsf =Corrispettivo Unitario di scambio forfetario rappresenta l'ammontare di alcuni costi di rete e gli oneri generali di sistema pagati in bolletta.
  • Es = Energia scambiata è la quantità dell'energia elettrica scambiata, ossia la differenza tra l'energia elettrica immessa e quella prelevata.

Erogazione dei contributi e conguagli nello scambio sul posto:

Il GSE, attraverso le letture del contatore comunicate dal gestore di rete, verifica periodicamente l'energia prelevata e immessa in rete. Questa verifica viene effettuata annualmente, ma il GSE eroga acconti trimestrali sul conto corrente dell'utente con la causale “Contributo in conto scambio”.

Alla fine di ogni anno, si procede con un conguaglio per correggere le stime effettuate durante l'anno. Inoltre, se il valore economico delle immissioni supera quello dei prelievi, si tiene conto delle eccedenze. Per gestire queste eccedenze, l'utente ha due opzioni:

  • Richiesta di liquidazione in denaro: l'utente riceve un rimborso in denaro per il valore delle eccedenze.
  • Definizione di un credito per l'anno successivo: l'utente può utilizzare le eccedenze come credito per ridurre il costo del contributo dell'anno successivo, abbattendo così i futuri costi energetici.

Questo sistema offre sia un'opportunità di rimborso immediato che un metodo per ridurre i costi energetici futuri, massimizzando i benefici derivanti dall'impianto fotovoltaico.

Il GSE eroga il contributo in conto scambio su base semestrale (in acconto) e annuale (in conguaglio) come segue:

  • Contributo in conto scambio di acconto del primo semestre: pubblicato entro il 15 maggio di ogni anno per le convenzioni attive al 31 marzo dell'anno in corso. L'erogazione avviene entro il 15° giorno lavorativo di giugno dello stesso anno.
  • Contributo in conto scambio di acconto del secondo semestre: pubblicato entro il 15 ottobre di ogni anno per le convenzioni attive al 30 settembre dell'anno in corso. L'erogazione avviene entro il 15° giorno lavorativo di novembre dello stesso anno.

Le tempistiche di pubblicazione possono essere modificate dal GSE in caso di variazioni normative o esigenze tecnico-operative concordate con l'AEEGSI.

  • Contributo in conto scambio di conguaglio: pubblicato entro il 15 maggio dell'anno successivo a quello di competenza e l'erogazione avviene entro il 30 giugno dello stesso anno.

Come fare la richiesta per lo scambio sul posto?

Se possiedi un impianto fotovoltaico domestico che produce al massimo 20 kWh hai due opzioni per aderire al servizio di scambio sul posto:

  • Modello unico
  • La modalità standard

Modello unico

Il Modello Unico è una procedura semplificata per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di nuovi impianti fotovoltaici (secondo il D.M. 19 maggio 2015 e successive modifiche) e di impianti di micro-cogenerazione (secondo il D.M. 16 marzo 2017), che richiedono anche l’accesso allo scambio sul posto.

I produttori interessati devono interfacciarsi solo con i gestori di rete. Dopo aver ricevuto i dati necessari dal gestore, il GSE attiverà il contratto e fornirà all’utente il codice e il link per visualizzarlo sul portale Scambio sul posto (SSP), accessibile dall’Area Clienti del GSE. Il contratto sarà valido dalla data di connessione dell’impianto, come comunicato dal gestore di rete.

Il Modello Unico è adatto per:

  • Impianti fotovoltaici presso clienti finali con punti di prelievo attivi in bassa tensione, con potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo e con potenza nominale fino a 50 kW.
  • Impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici secondo le disposizioni del D.Lgs. 28/11, senza ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.
  • Impianti di micro-cogenerazione alimentati a biomassa, biogas, bioliquidi, gas metano o GPL, con capacità di generazione fino a 50 kWe e con le stesse caratteristiche di cui sopra.

Modalità standard

Dovrai presentare una richiesta di adesione allo scambio sul posto al GSE tramite il portale online entro 60 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto.

Quando conviene lo scambio sul posto?

Lo scambio sul posto risulta conveniente quando la quantità di energia prelevata dalla rete è approssimativamente uguale all'energia immessa nella rete. Visto che lo stoccaggio dell’energia avviene in maniera virtuale, a differenza di un impianto fotovoltaico con accumulo, lo scambio sul posto non richiede alcun lavoro di installazione e non necessita di manutenzione.  

Tuttavia, se prendiamo in considerazione la convenienza a lungo termine, un impianto fotovoltaico con accumulo risulta essere più conveniente. Questo è dovuto al fatto che, nel caso dello scambio sul posto, il costo dell'energia prelevata dalla rete è maggiore rispetto alla tariffa pagata per l'energia immessa nella rete.‍ Per sapere quando conviene un sistema di accumulo di energia, ti invitiamo a leggere il seguente articolo del nostro blog.

Aggiornamenti 2024

Quando finirà lo scambio sul posto?

Lo scambio sul posto cesserà retroattivamente a fine 2024, ma verranno introdotti meccanismi per tutelare gli investimenti già effettuati. Saranno anche introdotte nuove soluzioni per premiare l’autoconsumo istantaneo e la condivisione dell'energia, come l'autoconsumo collettivo e le Comunità Energetiche Rinnovabili, che rappresentano valide alternative allo scambio sul posto.

Con la fine dello scambio sul posto, cosa succederà agli impianti esistenti?

Con la cessazione dello scambio sul posto, gli impianti esistenti passeranno gradualmente a nuovi meccanismi di incentivazione. I decreti previsti dagli articoli 6, 7 e 8 definiranno i tempi e le modalità per garantire la continuità degli incentivi, secondo le procedure stabilite dall'articolo 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.

Ecco cosa accadrà:

  1. Tempistica della soppressione: Lo scambio sul posto sarà soppresso novanta giorni dopo l'entrata in vigore dei decreti previsti. Ad oggi, questi decreti non sono ancora stati emanati, quindi i dettagli esatti della transizione non sono definiti.
  1. Data chiave: Per chi già usufruisce dello scambio sul posto, la data importante da ricordare è il 31 dicembre 2024. Da questa data inizierà il passaggio ai nuovi meccanismi di incentivazione, come le comunità energetiche o il ritiro dedicato.
  1. Nuovi incentivi: Gli impianti esistenti operanti con lo scambio sul posto seguiranno una graduale conversione ai nuovi meccanismi di incentivo a partire dal 31 dicembre 2024. I decreti definiranno i criteri e le modalità di questa conversione.
  1. Criteri di conversione: L'articolo 4-ter del D.L. Energia (Legge 11/2024) prevede che l'ARERA, su proposta del GSE, disciplini la graduale uscita dal servizio degli impianti operanti in scambio sul posto basandosi su:
  • Priorità di uscita per impianti con maggiore potenza e anzianità, e per quelli già incentivati dal GSE.
  • Le convenzioni di scambio sul posto in essere non potranno essere rinnovate per più di quindici anni dalla prima sottoscrizione.
  • Applicazione delle modalità di ritiro dedicato per periodi non inferiori a cinque anni, salvo diverse indicazioni su altre forme di valorizzazione dell'energia immessa in rete.

In sintesi, con la fine dello scambio sul posto, gli impianti esistenti passeranno a nuovi meccanismi di incentivazione, con la conversione che inizierà il 31 dicembre 2024. I dettagli specifici saranno definiti nei decreti attuativi che devono ancora essere emanati.

Se installo un impianto fotovoltaico oggi, posso ancora accedere allo scambio sul posto?

Una domanda frequente riguarda i nuovi impianti fotovoltaici: sarà possibile richiedere l'agevolazione dello scambio sul posto anche per tutto il 2024?

Formalmente, è ancora possibile richiedere l'attivazione dello scambio sul posto per i nuovi impianti fotovoltaici. La soppressione prevista non è stata ancora sancita dai decreti necessari, quindi, in assenza di istruzioni specifiche, lo scambio sul posto continua a essere in vigore.

Dopo la fine dello scambio sul posto, i proprietari di impianti fotovoltaici avranno due opzioni:

  • Ritiro Dedicato: vendere tutta l’energia prodotta al GSE al prezzo stabilito dal decreto ministeriale.
  • Autoconsumo e adesione alle Comunità Energetiche Rinnovabili: consumare l’energia prodotta e immettere l’eccedenza nella rete, ricevendo un corrispettivo basato sul valore di mercato dell’energia.

Conclusione

Lo scambio sul posto ha rappresentato negli ultimi anni un'opportunità imperdibile per ottimizzare l'uso dell'energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico, riducendo i costi energetici e supportando la transizione verso fonti rinnovabili.  

Con le imminenti modifiche normative previste per la fine del 2024, è fondamentale informarsi e prepararsi per sfruttare al meglio le nuove agevolazioni.  

Contattaci oggi stesso per ottenere una consulenza personalizzata sul tuo futuro impianto fotovoltaico. Un nostro esperto solare ti guiderà nella scelta più adatta alle tue esigenze energetiche e ti aiuterà nella gestione degli incentivi disponibili.

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