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Guida e consigli su come pulire i tuoi pannelli solari

In questo processo di continua evoluzione e cambiamento verso un modo di vivere più sostenibile, l’energia solare deve essere al centro della nostra attenzione e con essa tutti gli strumenti collegati al suo sfruttamento.

Chiaramente, fra questi hanno grandissima importanza i pannelli solari, che rivestono un ruolo fondamentale per chiunque voglia sfruttare l’energia solare per la propria abitazione e non solo.

Per questo motivo, la pulizia dei pannelli solari è fondamentale per garantire l’efficienza degli impianti fotovoltaici e la loro longevità nel tempo. Utilizzare nel migliore dei modi questi strumenti è molto importante: una manutenzione accurata può trasformarsi in un notevole risparmio economico e può essere un ottimo modo per ridurre l’impatto ambientale, salvaguardando sempre più la salute del pianeta.

Indice dei contenuti

L’importanza della pulizia dei pannelli solari

Ma quindi è davvero così importante mantenere puliti i pannelli solari? Ve lo spieghiamo in questo articolo. Una vera e propria guida in cui vogliamo spiegare in modo pratico come mantenere puliti i pannelli, anche in autonomia, oppure, quando necessario, affidandosi a professionisti del settore.

Efficienza e benefici economici

I pannelli solari vengono spesso installati in aree molto esposte alle intemperie e sui tetti e, proprio per questo, sono soggetti a un accumulo di materiale che potrebbe incidere negativamente sul loro funzionamento. Può trattarsi, ad esempio, di polvere, sabbia, escrementi di uccelli o residui vegetali, come foglie o rami. Sono elementi che, pur essendo naturali, possono ridurre la quantità di luce che le celle fotovoltaiche possono assorbire, riducendo così la resa dell’impianto solare. Un’elevata quantità di materiale sui pannelli potrebbe ridurre l’efficienza dei moduli anche fino al 25%, assolutamente non un’ottima soluzione.

Prevenzione dei danni e longevità

Una pulizia regolare dei pannelli solari sul tetto è in grado di ripristinare il 100% di assorbimento della luce da parte dell’impianto. Allo stesso tempo, pulirli costantemente aiuta anche a prevenire danni a lungo termine. L'accumulo di materiali, infatti, può favorire la corrosione del materiale oppure micro-graffi sulla superficie, che a lungo andare comprometterebbero l’integrità ed il deterioramento dei pannelli.

Per questo motivo, mantenere pulito l’impianto vuol dire ottimizzare il rendimento economico dei pannelli solari, facendoli funzionare al massimo della loro efficienza e garantendo maggiori ritorni economici. Insomma, un risparmio economico significativo nel medio/lungo periodo.

Quando pulire i pannelli? Frequenza e momenti ideali

Quelli appena elencati sono i benefici che la pulizia dei pannelli solari può portare all’impianto. È il momento di capire la frequenza della pulizia e quali sono i momenti migliori della giornata e dell’anno per effettuare questi interventi.

Prima di tutto, parliamo della frequenza. Quando pulire dipende da diversi fattori in campo, come le condizioni ambientali e la posizione geografica dell’impianto.

Infatti, se ad esempio la nostra abitazione ed il nostro impianto sono ubicati in zone con elevati livelli di polvere, polline o residui industriali, allora la pulizia dovrà avvenire molto più frequentemente. Pensiamo, ad esempio, agli ambienti urbani oppure alle abitazioni in prossimità dei cantieri: in questi casi si consiglia una manutenzione trimestrale, così da evitare un progressivo accumulo di sostanze che potrebbero danneggiare il pannello solare.

Sulla frequenza incidono anche le variazioni stagionali, che giocano un ruolo estremamente importante. Durante l’estate, ad esempio, il clima secco favorisce un accumulo di residui maggiori, mentre durante il periodo invernale o, comunque, nei periodi più piovosi dell’anno, la pioggia riesce a contribuire con una sorta di pulizia naturale delle impurità. Chiaramente non è la soluzione definitiva: è sempre consigliabile programmare almeno due o tre interventi manuali all’anno. Tuttavia, è importante monitorare costantemente la produzione energetica dell'impianto per valutare la necessità di interventi di pulizia più frequenti.

Inoltre, il momento migliore della giornata per pulire i pannelli solari sul tetto è sicuramente il mattino. In questo modo l’impianto sarà sicuramente meno caldo che durante la giornata, soprattutto nei periodi dell’anno più caldi.

Quando pulire i pannelli solari?

Strumenti e prodotti consigliati per una pulizia efficace

Per una pulizia efficace, la scelta degli strumenti e dei prodotti giusti è fondamentale. Infatti, per ottenere una pulizia efficace e senza danneggiare la superficie dei pannelli. In passato era comune utilizzare prodotti e strumenti abbastanza aggressivi, che a lungo andare avrebbero potuto danneggiare i pannelli. Oggi, invece, grazie a nuove tecnologie, sono state create soluzioni molto più delicate e, inoltre, più rispettose per l’ambiente e garantite per l’integrità dei pannelli.

Per chiunque volesse operare in autonomia è opportuno utilizzare delle attrezzature idonee e, soprattutto, non abrasive. In questo caso possono essere utilizzati panni in microfibra oppure spazzole a setole morbide, materiali in grado di rimuovere delicatamente tutti i corpi estranei ed eventuali residui di polvere e polline, senza danneggiare il pannello solare ed il vetro.

Inoltre, si consiglia l’utilizzo di acqua demineralizzata, particolarmente raccomandata in quanto evita la formazione di depositi calcarei sulla superficie, che altrimenti potrebbero alterare la trasmissione della luce e l’efficienza dei pannelli solari. Sono disponibili, in aggiunta, diversi detergenti specifici, formulati appositamente per la cura e la pulizia dei pannelli solari e che garantiscono una rimozione efficace dello sporco su di essi.

Si possono usare anche idropulitrici a bassa pressione: uno strumento prezioso che, se abbinato a detergenti ed accessori delicati, come le spazzole a setola morbida, riesce a garantire una pulizia più profonda dei pannelli. Si consiglia un attrezzo a bassa pressione in quanto una pressione troppo elevata potrebbe danneggiare il rivestimento protettivo dell’impianto.

Un ulteriore consiglio riguarda anche l’utilizzo di estensioni per le spazzole, che consentono di aumentare la portata delle varie attrezzature, facilitando la pulizia dei pannelli, e  contenitori e secchi, per la diluizione ed il trasporto dei detergenti specifici.

Un’innovazione importante per questo scopo è anche l’introduzione sul mercato di dispositivi automatici, dotati di sensori e programmati secondo algoritmi intelligenti, che riescono a monitorare costantemente lo stato dei pannelli ed intervenire in caso di un accumulo eccessivo di sporco.

Procedura passo-passo per la pulizia faida te

Per chi svolge questa procedura in autonomia, ecco una procedura che spiega, passo dopo passo, come ottenere un buon risultato e godere di una maggiore efficienza dei pannelli solari.

Innanzitutto, prima di intraprendere qualsiasi operazione sul tetto, è indispensabile verificare che si possa agire in totale sicurezza. Questa è la priorità. Quindi, l’impianto dovrà essere completamente spento e non devono essere presenti tensioni residue. Il tutto, per evitare problemi di qualsiasi genere, deve essere effettuato in una giornata asciutta e priva di vento, anche per evitare che lo sporco si disperda ulteriormente.

  • La prima fase della pulizia è quella che prevede un risciacquo preliminare, sempre con acqua demineralizzata, che aiuta a rimuovere il deposito superficiale. Un’operazione che va eseguita per preparare la superficie all’utilizzo di detergenti vari;
  • Il secondo passo è l’applicazione del detergente ecologico, utilizzando un panno in microfibra o la spazzola a setole morbide, seguendo movimenti delicati e circolari per evitare di danneggiare il vetro;
  • L’ultima fase è quella del risciacquo, che elimina ogni residuo di detergente e/o sporco e previene la formazione di aloni, i quali potrebbero ridurre l’efficienza del modulo.

Proprio in materia di sicurezza, va detto che anche se si dovesse operare in autonomia, è bene ricordare di utilizzare i dispositivi di protezione individuale, conosciuti anche come DPI, come caschi, imbracature e guanti. Inoltre, si consiglia anche l’utilizzo di piattaforme di lavoro e scale stabili, essenziali per operare in sicurezza sui tetti o in altri luoghi difficili da raggiungere. È sempre bene munirsi anche di cavi e supporti di fissaggio, che risultano essenziali per fissare in modo sicuro le attrezzature durante l’operazione, specialmente in presenza di vento o in condizioni atmosferiche avverse.

Affidarsi a professionisti o pulire i pannelli in maniera autonoma?

Quindi, per procedere nella pulizia dei pannelli solari in autonomia è fondamentale prepararsi nel migliore dei modi, valutando attentamente tutti i problemi che possono sorgere durante l’intervento e tutte le precauzioni possibili.

Se da un lato, la pulizia fai-da-te può rappresentare una soluzione economica ed immediata, soprattutto nei casi in cui l’impianto sia di piccole dimensioni, dall’altro lato non avere a disposizione tutti gli strumenti necessari adeguati può portare a risultati non ottimali o, nel peggiore dei casi, a danni irreparabili ai pannelli.

Per questo motivo, affidarsi a professionisti del settore offre numerosi vantaggi. Questi specialisti hanno la possibilità di utilizzare le tecnologie più avanzate per procedere alla pulizia dell’impianto nel miglior modo possibile, in particolar modo per quegli impianti di grandi dimensioni o installati in posizione più complesse, in totale sicurezza.

Affidarsi a professionisti del settore

Un altro vantaggio è dato dal fatto che, oltre al servizio di pulizia, chi svolge questo genere di interventi garantisce un monitoraggio costante dell’impianto solare e riesce a individuare e risolvere eventuali problemi, prima che questi compromettano la totale resa energetica dei pannelli. Possono essere effettuate diverse operazioni sui pannelli.

Ad esempio, viene fatta un’ispezione dettagliata di tutte le componenti dei pannelli e dell’impianto solare, che serve ad individuare eventuali problemi interni dovuti ad intemperie o altri agenti atmosferici, come la creazione di ruggine o danni strutturali. Oltre a questa ispezione viene effettuato un attento controllo al voltaggio dell’impianto. Con questa attenta analisi si verifica se l’impianto effettivamente riesce a produrre la quantità di energia adeguata e che non ci siano anomalie nel sistema. Infine, affidarsi ad esperti manutentori, consente di godere di un controllo adeguato sul cablaggio dei collegamenti elettrici, così da controllare, ad esempio, la presenza di eventuali danni causati dall’ossidazione dei vari componenti.

Pulizia pannelli solari

La manutenzione preventiva

Un aspetto spesso trascurato è quello della manutenzione preventiva, che va ben oltre la semplice operazione di pulizia ordinaria.

Parlare di manutenzione preventiva vuol dire integrare la pulizia dei pannelli solari in un programma di manutenzione regolare, che permette dunque di monitorare costantemente lo stato dell’impianto e di intervenire prontamente in caso di anomalie.

È un approccio decisamente proattivo, che ha il beneficio di preservare l’efficienza energetica dell’impianto fotovoltaico, prolungando di conseguenza la vita utile. Inoltre, adottare nuove tecnologie, come i sistemi automatizzati di pulizia, può fare la differenza tra un impianto che lavora sempre al massimo delle proprie potenzialità e uno che, a causa di una manutenzione inadeguata, subisce un progressivo declino delle prestazioni.

5 Errori da evitare nella pulizia dei pannelli solari

In sintesi, ecco una serie di errori da evitare nella pulizia dei pannelli solari e relativa soluzione per mantenere alte le prestazioni dell’impianto, evitando di ottenere l’effetto opposto.

  1. Utilizzare prodotti     chimici aggressivi: sostanze come l’ammoniaca o     detergenti troppo forti rovinerebbero il vetro dei pannelli, così da     ridurre la trasparenza e quindi l’assorbimento della luce solare. Meglio     usare acqua demineralizzata;  
  2. Usare strumenti abrasivi o inadeguati: evitare l’utilizzo di spugne ruvide, pagliette metalliche o     spazzole troppo dure, in quanto possono graffiare la superficie dei     pannelli. Utilizzare sempre panni in microfibra o spazzole con setole     morbide;
  3. Pulire i pannelli nelle ore più calde della giornata: effettuare la pulizia quando il sole è a picco può causare shock     termici dovuti al contatto tra la superficie calda dei pannelli e l’acqua     fredda, con il rischio di microfratture nel vetro. Il momento migliore per     pulire è la mattina presto o nel tardo pomeriggio;
  4. Ignorare le norme di sicurezza: se i pannelli sono installati sul tetto, è fondamentale adottare     le giuste precauzioni, come l’uso di DPI o di piattaforme elevatrici. La     sicurezza prima di tutto;
  5. Dimenticare la     manutenzione regolare: un errore comune è pensare     che la pioggia basti a ripulire i pannelli da polveri, pollini e detriti     più persistenti. La soluzione migliore è sempre quella di programmare una pulizia periodica,     che sia in autonomia o con professionisti.

Che si preferisca agire in prima persona ed affidarsi al “fai da te” o che si preferisca il lavoro di  professionisti e addetti del settore, l’importante è adottare le giuste precauzioni e utilizzare gli strumenti e i prodotti adatti. La regolarità nella manutenzione, infatti, è la chiave per ottenere il massimo rendimento dal tuo impianto. La pulizia dei pannelli solari non è solo una questione di estetica: è fondamentale per mantenere l’impianto al meglio e farlo funzionare al massimo.

Ricorda: la cura costante del tuo impianto si traduce in maggiore efficienza, minori costi operativi e un reale contributo alla tutela del nostro pianeta. Quindi, non trascurare mai questo aspetto fondamentale se vuoi che la tua energia solare resti sempre al massimo delle sue potenzialità, oggi e negli anni a venire.

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