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Ritiro Dedicato 2024: Una guida completa

Nel 2023, il Report Fotovoltaico di Italia Solare ha rivelato una crescita sorprendente: oltre 373 mila nuovi impianti solari sono stati connessi nel nostro paese. Il doppio rispetto al 2022, e la tendenza è in continua crescita! Allora la domanda sorge spontanea: perché così tanti italiani decidono di abbracciare l’energia solare?

Scegliere l’energia solare offre numerosi vantaggi, soprattutto negli ultimi anni segnati da conflitti, crisi energetiche e difficoltà socio-economiche. Oltre a ridurre le bollette, installare un impianto fotovoltaico ti permette di alimentare la tua casa con energia 100% pulita. È una soluzione che non solo promuove l’autoconsumo, ma apre la strada verso l’indipendenza energetica. Questi benefici rendono evidente perché sempre più italiani stanno investendo nel fotovoltaico, ma non finiscono qui!

Integrare l’impianto fotovoltaico con una batteria di accumulo ti permette di abbattere ulteriormente i costi della tua bolletta dell’80%: questo perché puoi usufruire dell’energia immagazzinata, anche nei momenti in cui non c’è il sole, ma soprattutto l’energia prodotta in eccesso può essere venduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), massimizzando i benefici economici del tuo impianto.

La chiave per trasformare l’energia in eccesso in profitto è il Ritiro Dedicato, conosciuto anche come RID. Grazie a questa soluzione puoi vendere l’energia solare alla rete elettrica nazionale, trasformando così il tuo investimento fotovoltaico in una continua fonte di guadagno.

In questo articolo verranno evidenziati i meccanismi di funzionamento del Ritiro Dedicato e cosa può aspettarsi un soggetto che accede a tale meccanismo. Parleremo anche di come avverrà il passaggio dallo Scambio sul Posto al RID alla fine del 2024 e parleremo di prezzi: quanto puoi guadagnare vendendo l'energia solare al GSE e quali sono le modalità?

Cos’è il Ritiro Dedicato?

Il Ritiro Dedicato, anche RID, è una soluzione attiva dal 2008 che consente ai possessori di un impianto fotovoltaico di condividere l'energia in eccesso prodotta, con la rete elettrica nazionale, ricavandone un vantaggio economico.

L’altra modalità di remunerazione dell’immissione dell’energia in rete è stata fino ad oggi lo Scambio sul Posto. A differenza del Ritiro Dedicato, che remunera essenzialmente l’immissione in rete sulla base del prezzo formatosi sul mercato, lo Scambio sul Posto è un meccanismo incentivante e, per questo incompatibile con altre forme di incentivazione. Il2024 sarà l’ultimo anno nel quale sarà possibile accedere alla Scambio sul Posto. Tale meccanismo verrà infatti sostituito da altre forme di incentivazione, in particolare le Comunità Energetiche Rinnovabili e le altre configurazioni per l’autoconsumo diffuso incentivate di cui al D.Lgs 199/2021.

Come funziona il Ritiro Dedicato?

Il Ritiro Dedicato è un’opportunità straordinaria per trasformare l’eccesso di energia solare in un guadagno concreto. Attraverso questo sistema, l’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico e non utilizzata viene immessa nella rete elettrica nazionale e venduta al GSE o al mercato libero, seguendo specifiche procedure e condizioni economiche di mercato. A questo link potete consultare i prezzi del mercato elettrico in tempo reale.

Il GSE ti riconosce un determinato prezzo per ogni kWh di energia immesso in rete. Questo prezzo varia in base alla tipologia di impianto, all’ora di immissione e alla zona di mercato in cui si trova l’impianto.  

Il contratto di Ritiro Dedicato come detto rappresenta quindi una forma di remunerazione sulla base di criteri puramente di mercato e non segue logiche incentivanti.  

Chi può accedere al Ritiro Dedicato?

Per accedere al servizio, è essenziale conoscere i requisiti di ammissibilità che variano (come detto in precedenza) a seconda della potenza dell’impianto e della fonte di energia utilizzata. Questi criteri stabiliscono chi può partecipare al programma e quali impianti sono idonei per la vendita dell'energia generata.  

Possono accedere al Ritiro Dedicato i titolari di impianti alimentati da fonti rinnovabili e non rinnovabili, purché rispondano alle seguenti condizioni:

  • potenza apparente nominale inferiore a 10 MW alimentati da fonti rinnovabili, compresa la produzione imputabile delle centrali ibride
  • potenza qualsiasi per impianti che producano energia elettrica dalle seguenti fonti rinnovabili: eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, mareomotrice, idraulica (limitatamente agli impianti ad acqua fluente)
  • potenza apparente nominale inferiore a 10 MVA alimentati da fonti non rinnovabili, compresa la produzione non imputabile delle centrali ibride;
  • potenza apparente nominale uguale o superiore a 10 MVA, alimentati da fonti rinnovabili (diverse dalla fonte eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, mareomotrice e idraulica) limitatamente, per quest’ultima, agli impianti ad acqua fluente purché nella titolarità di un'auto produttore.

Tuttavia, non possono accedere al servizio gli impianti che già beneficiano di meccanismi di incentivazione con tariffa onnicomprensiva. Nello specifico, quindi, non possono accedere gli impianti fotovoltaici incentivati dal D.M. 05 Luglio 2012 (quinto Conto Energia) o D.M. 05 Maggio 2011 (quarto Conto Energia per i soli impianti con Tariffa Onnicomprensiva), e gli impianti alimentati a fonti rinnovabili (non fotovoltaici) incentivati dal D.M. 18 Dicembre 2008, dal D.M. 06 Luglio 2012 e dal D.M. 23 Giugno 2016.

Attivare il RID è un processo che richiede una buona comprensione dei dettagli del contratto e dei criteri di ammissibilità. Questo contratto è pensato per permettere ai produttori di vendere l’energia generata dai loro impianti direttamente alle reti elettriche nazionali o locali.

Una delle caratteristiche principali del contratto è la durata: si tratta di un accordo annuale con rinnovo automatico, che offre stabilità agli operatori del settore energetico. Nonostante questo, il produttore ha la flessibilità di interrompere il contratto in qualsiasi momento, senza vincoli stringenti. Basta inviare una semplice disdetta tramite il portale informatico del GSE almeno 60giorni prima della data desiderata per la conclusione del contratto

Come fare domanda per accedere al RID?

I produttori che desiderano accedere al Ritiro Dedicato possono attivare l’incentivo tramite il Modello Unico o con la Modalità Standard. Vediamole nel dettaglio:

Modello Unico

É un iter semplificato per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di nuovi impianti fotovoltaici per i quali sia richiesto contestualmente l’accesso al servizio di Ritiro Dedicato e può essere utilizzato dai produttori titolari di impianti fotovoltaici con le seguenti caratteristiche:

  • realizzati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione e media tensione;
  • aventi potenza nominale non superiore a 200 kW;
  • per i quali sia richiesto contestualmente l’accesso al regime di Ritiro Dedicato;
  • realizzati sui tetti degli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, nonché nelle relative pertinenze con le modalità previste dal D.Lgs. n. 28/11.

I produttori interessati dovranno interfacciarsi unicamente con i gestori di rete.

Il GSE, dopo aver ricevuto dai gestori di rete i dati presenti nel Modello Unico, provvederà ad attivare il contratto e a comunicare all’utente le informazioni per poterne visualizzare tutti i dati accedendo al portale Ritiro Dedicato – RID dell’Area Clienti GSE.

Il contratto sarà attivato dalla data di attivazione della connessione, così come comunicata dal gestore di rete.

Modalità standard

Prevede che entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto i produttori inviino l’istanza attraverso il servizio di Ritiro Dedicato – RID accessibile dall’Area Clienti GSE, indicando tutti i dati tecnici e amministrativi direttamente sul portale informatico.

Il contratto ha durata annuale solare ed è tacitamente rinnovabile, indipendentemente dalla modalità di richiesta.

I produttori hanno la facoltà di recedere in ogni momento, inviando la disdetta direttamente dal portale informatico dedicato almeno 60 giorni prima dalla data dalla quale si intende recedere.

Il passaggio dallo Scambio sul Posto al RID: cosa succederà a fine 2024?

In questo articolo abbiamo già parlato di cosa succederà alla fine del 2024 per coloro che usufruiscono dello Scambio sul Posto. Per recepire la direttiva europea Red II, l'8 novembre 2021 è stato pubblicato il decreto legislativo n. 199, che ha introdotto importanti novità nel settore fotovoltaico, tra cui, la più rilevante, l'abolizione del meccanismo dello Scambio Sul Posto.

Con la cessazione dello Scambio sul Posto, gli impianti fotovoltaici esistenti passeranno gradualmente a nuovi meccanismi di incentivazione in primo luogo le Comunità Energetiche Rinnovabili e le altre configurazioni per l’autoconsumo diffuso. I decreti previsti dagli articoli 6, 7 e 8 definiranno i tempi e le modalità per garantire la continuità degli incentivi, secondo le procedure stabilite dall'articolo 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n.28. Ecco in dettaglio cosa accadrà:

·      Per chi già usufruisce dello Scambio sul Posto, la data importante da ricordare è il 31 dicembre 2024. Da questa data inizierà il passaggio ai nuovi meccanismi di incentivazione, come le comunità energetiche.

·      Gli impianti esistenti operanti con lo Scambio sul Posto seguiranno una graduale conversione ai nuovi meccanismi di incentivo a partire dal 31 dicembre 2024. I decreti definiranno i criteri e le modalità di questa conversione.

·      L'articolo 4-ter del D.L. Energia(Legge 11/2024) prevede che l'ARERA, su proposta del GSE, disciplini la graduale uscita dal servizio degli impianti operanti in scambio sul posto basandosi su:

  1. Priorità di uscita per impianti con maggiore potenza e anzianità, e per quelli già incentivati dal GSE. La logica di questa priorità riede nel fatto che tali impianti hanno già goduto per un tempo che si presume lungo, del meccanismo incentivate ed è logico che lo perdano prima di un impianto che invece ne ha goduto per un tempo ridotto.
  2. Le convenzioni di scambio sul posto in essere non potranno essere rinnovate per più di quindici anni dalla prima sottoscrizione.
  3. Applicazione delle modalità di ritiro dedicato per periodi non inferiori a cinque anni, salvo diverse indicazioni su altre forme di valorizzazione dell'energia immessa in rete.

In sintesi, con la fine dello scambio sul posto, gli impianti esistenti passeranno a nuovi meccanismi di incentivazione.

I nostri tecnici installatori durante la fase di installazione

Quanto paga il GSE nel 2024 per il ritiro dedicato?

Al momento della stipulazione del contratto, il produttore può scegliere di aderire a uno tra due differenti regimi di prezzi:

Prezzo Zonale Orario (PO)

Il Prezzo Zonale Orario (PO) è un compenso al kWh determinato dal mercato elettrico che cambia in base al momento della giornata in cui l’energia viene immessa in rete e al territorio in cui si trova l’impianto. Spetta al gestore di rete trasmettere al GSE le misurazioni dell’energia immessa per consentire il pagamento del corrispettivo corretto. Questo compenso è riconosciuto per gli impianti:

  • a fonte rinnovabile, incentivato, di potenza fino a 1 MW (esclusi i casi di cui sopra);
  • a fonte rinnovabile, incentivato e no, di potenza superiore a 1 MW.

Con Prezzo Zonale Orario, l’energia elettrica immessa in rete sarà pagata secondo il prezzo che si forma sul mercato elettrico in base a due criteri: l’ora nella quale l’energia viene immessa in rete e la zona di mercato in cui si trova l’impianto. Le zone di mercato in Italia sono sette: Nord, Centro Nord, Centro Sud, Sud, Sicilia, Sardegna, Calabria.

Quanto paga in media il GSE per il Prezzo Zonale Orario nel 2024?

Le informazioni sull’andamento del Prezzo Zonale Orario(prezzi medi mensili per fascia oraria e zona di mercato) vengono pubblicate sul sito del GSE. Qui di seguito vi riportiamo la media per PZO per fasce orarie e zone di mercato.

Le fasce orarie, come definite dalla deliberazione AEEG181/06, sono le seguenti:

·      F1: Giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dalle ore 08:00 alle ore 19:00.

·      F2: Giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dalle ore 07:00 alle ore 08:00 e dalle ore 19:00 alle ore 23:00. Sabato dalle ore07:00 alle ore 23:00.

·      F3: Tutti i giorni dalle ore 00:00 alle ore07:00 e dalle ore 23:00 alle ore 24:00. Domenica e festivi per l'intera giornata.

Queste fasce orarie sono utilizzate per determinare i prezzi medi mensili dell'energia elettrica nelle diverse zone di mercato.

Sulla base dei dati che sono stati forniti dal sito del GSE, ecco un esempio per i primi mesi del 2024:

  • A Gennaio 2024, al Sud il prezzo medio (Euro/MWh) riconosciuto dal GSE in fascia oraria F1 è di 100,85. Nello stesso periodo e nella stessa fascia oraria, ma al Centro Nord, il GSE riconosce 103,60.
  • A Maggio 2024, al Sud il prezzo medio (Euro/MWh) riconosciuto dal GSE in fascia oraria F1 è di 82,33. Nello stesso periodo e nella stessa fascia oraria, ma al Centro Nord, il GSE riconosce 90,75.

Prezzi Minimi Garantiti (PMG)

È un compenso al kWh stabilito ogni anno dall’Autorità per l’Energia (ARERA), che si differenzia per fonte e per quantità di energia ritirata annualmente. Possono essere richiesti per impianti:

  • alimentati da una fonte rinnovabile e di potenza fino a 1 MW, non incentivati da altri meccanismi;
  • fotovoltaici di potenza fino a 100 kW e incentivati;
  • idroelettrici di potenza fino a 500 kW e incentivati.

Nel caso in cui si applichino i PMG, è previsto il riconoscimento di un conguaglio annuale, nel caso in cui questo sia positivo, con l’applicazione dei PO in modo tale da remunerare i produttori con il prezzo più vantaggioso.

Il GSE procede all’erogazione del corrispettivo di vendita dell’energia elettrica immessa in rete su base mensile. Il corrispettivo relativo all’energia immessa in rete nel mese “n” viene pubblicato entro il giorno 25 del mese “n+1″ unitamente alla proposta di fattura corrispondente da compilarsi a cura del produttore.

Quanto paga il GSE per il Prezzo Minimo Garantito nel 2024?  

Per il fotovoltaico, è stato stabilito un Prezzo Minimo Garantito di 46,4 €/MWh, il che equivale a poco più di 4 centesimi per ogni kWh immesso nella rete elettrica.

Sul sito dell’ARERA è comunque possibile consultare il tariffario aggiornato.

La tariffa da corrispondere annualmente al GSE:

A partire dal 2015 è stata introdotta una tariffa annuale da corrispondere al GSE per gli oneri di gestione, verifica e controllo per sistema. Questa varia a seconda della fonte di alimentazione e viene calcolata considerando la potenza dell’impianto.

Tempistiche di erogazione del corrispettivo

Il GSE procede all’erogazione del corrispettivo di vendita dell’energia elettrica immessa in rete su base mensile. Il corrispettivo relativo all’energia immessa in rete nel mese “n” viene pubblicato entro il giorno 25 del mese “n+1″ unitamente alla proposta di fattura corrispondente da compilarsi a cura del produttore.

Al fine di garantire maggiore prevedibilità e semplificare la gestione nell’erogazione dei corrispettivi, il D.L. Energia (convertito con modificazioni dalla Legge 11/2024) ha stabilito che agli impianti con potenza non superiore a 20 kW, a decorrere dall’anno 2024, il GSE eroga corrispettivi su base semestrale, determinati in funzione di prezzi medi di mercato definiti anche per periodi pluriennali dall’ARERA, su proposta del GSE, differenziati per tecnologia, fonte di alimentazione e data di entrata in esercizio per tenere conto dei differenti livelli di costo e dei profili di produzione degli impianti.

Il ritiro dedicato è l’unica possibilità di vendere l’energia immessa in rete?

No, l’utente può decidere di vendere l’energia da lui prodotta e immessa in rete anche ad un diverso operatore del settore energetico, essenzialmente ad una società di fornitura elettrica che poi utilizzerà quella energia per rivenderla ad altri soggetti.

Spesso gli utenti si affidano al Ritiro Dedicato in quanto si tratta di un meccanismo rodato e che non necessità di un rapporto con un soggetto privato nel campo dell’energia.

Chi immette energia in rete tuttavia potrebbe aver interesse ad instaurare un rapporto con un acquirente privato per una serie di motivazioni.

Ad esempio perché potrebbe concordare un prezzo fisso per un arco temporale di medio/lungo periodo che lo metta al riparo dall’oscillazione dei prezzi sul mercato.

Oppure, ancora, perché potrebbe concludere un accordo di così detto cross selling in forza del quale viene concordato non solo un prezzo fisso di vendita ma anche un prezzo di acquisizione, presso lo stesso interlocutore, per quanto attiene alla parte di energia che il nodo dovrà continuare a prelevare dalla rete.

Conclusione

In conclusione, il panorama energetico italiano sta vivendo una trasformazione significativa, guidata dalla crescente adozione di impianti fotovoltaici. La scelta di passare all'energia solare non solo risponde alla necessità di ridurre le bollette e promuovere l'energia pulita, ma offre anche un'opportunità concreta di indipendenza energetica e di profitto economico. Grazie al meccanismo del Ritiro Dedicato, i produttori possono ora massimizzare i loro guadagni vendendo l'energia in eccesso alla rete elettrica nazionale.

La transizione dallo Scambio sul Posto al Ritiro Dedicato prevista per la fine del 2024 rappresenta un passo decisivo verso un sistema energetico più efficiente e sostenibile. I nuovi decreti e le modalità di incentivazione offrono agli impianti esistenti una via chiara per continuare a contribuire positivamente al fabbisogno energetico del paese, assicurando al contempo stabilità e prevedibilità nelle loro entrate.

In definitiva, investire in un impianto fotovoltaico in Italia non è solo una scelta ecologica, ma una decisione economica strategica che può garantire benefici a lungo termine. Con l'adozione del Ritiro Dedicato e la possibile partecipazione alle Comunità Energetiche Rinnovabili, i produttori hanno a disposizione strumenti concreti per trasformare l'energia solare in una risorsa sostenibile e redditizia. Il futuro energetico italiano appare dunque luminoso, alimentato dal sole e dalle innovative soluzioni di gestione dell'energia.

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