Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno trasformando il modo in cui produciamo e consumiamo energia, e il 2025 segna un'importante evoluzione normativa e tecnologica. Con l’ampliamento degli incentivi, la possibilità di autoconsumo a distanza e nuove agevolazioni fiscali, aderire a una comunità energetica rinnovabile diventa più accessibile ed economicamente vantaggioso.
L’aumento dei costi energetici e la necessità di ridurre le emissioni di CO₂ richiedono soluzioni concrete e sostenibili. Le nuove normative rendono oggi le CER più vantaggiose che mai, ma è essenziale conoscerne le opportunità per non restare indietro.
In questa guida scoprirai le novità del 2025, i vantaggi economici e ambientali delle CER e come entrare a far parte di questa rivoluzione energetica.
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Nel 2025, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno vivendo un'evoluzione significativa grazie alle nuove modifiche introdotte dalle normative italiane. Una delle principali novità riguarda l’ampliamento della platea dei comuni eleggibili per gli incentivi, con l'innalzamento della soglia di popolazione da 5.000 a 30.000 abitanti, rendendo più accessibili gli incentivi anche a territori più grandi.
Inoltre, la scadenza per la presentazione delle domande di accesso agli incentivi è stata prorogata fino al 30 novembre 2025, dando più tempo ai cittadini e alle imprese per partecipare a queste iniziative. Un'altra grande novità è l'introduzione dell’autoconsumo a distanza, che consente ai membri delle CER di condividere l’energia rinnovabile anche se non si trovano nello stesso edificio o comune. Queste modifiche rendono le CER un’opportunità ancora più concreta per chi desidera contribuire alla transizione energetica e ridurre le emissioni di CO2, promuovendo una rete di energia rinnovabile condivisa e più democratica. Con questi cambiamenti, le comunità energetiche sono pronte a svolgere un ruolo cruciale nella costruzione di un futuro energetico sostenibile e inclusivo.
Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un’organizzazione che coinvolge cittadini, imprese, enti pubblici e privati con un obiettivo comune: produrre, consumare e condividere energia rinnovabile a livello locale. In pratica, è un gruppo di persone e/o organizzazioni che unisce le forze per generare energia pulita – come quella solare – e distribuirla tra i membri della comunità stessa, promuovendo un modello di autoconsumo energetico.
Le CER nascono per rispondere a una crescente esigenza di autonomia energetica e di sostenibilità ambientale, offrendo a chi ne fa parte l'opportunità di ridurre il proprio impatto ambientale ed allo stesso tempo, abbattere i costi energetici. Questo sistema permette di sfruttare al meglio le risorse naturali disponibili sul territorio, garantendo vantaggi sia economici che sociali per la comunità. Le CER rappresentano quindi un modo innovativo e partecipativo di gestire l'energia, creando un modello più sostenibile e accessibile per tutti.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) hanno radici antiche in Italia. Già nel 1897, con la fondazione della Società Elettrica di Morbegno (SEM), si pose un primo esempio di gestione comunitaria dell’energia, utilizzando fonti come l'energia idrica e termoelettrica per soddisfare i bisogni locali. Nonostante la sua lunga storia, è a partire dagli anni ‘70, in seguito alla crisi petrolifera, che la necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e di aumentare l'uso di energie rinnovabili è diventata una priorità globale.
Questo impulso si è rafforzato con l'Accordo di Parigi del 2015 e il Green New Deal europeo, che mirano alla neutralità climatica entro il 2050. In questo contesto, le CER giocano un ruolo cruciale nella transizione energetica, integrando la produzione di energia da fonti come il fotovoltaico o il vento con i modelli di consumo delle comunità locali.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nascono con uno scopo chiaro: produrre, condividere e ottimizzare l’energia pulita, creando un sistema energetico più sostenibile e accessibile per tutti.
In sintesi, una Comunità Energetica Rinnovabile è un modello che unisce risparmio, sostenibilità e indipendenza, trasformando l’energia in un bene condiviso per il benessere di tutti.
Il funzionamento di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è tanto semplice quanto innovativo: i membri della comunità, che possono essere cittadini, aziende o enti pubblici, si uniscono per produrre e condividere energia rinnovabile attraverso impianti sostenibili come i pannelli fotovoltaici. Ma vediamo più nel dettaglio come funziona una CER, con un esempio pratico:
Un altro aspetto innovativo delle Comunità Energetiche Rinnovabili è che non è necessario possedere un impianto di produzione per partecipare. Anche chi non può installare impianti fotovoltaici può comunque beneficiare dell'energia prodotta dalla comunità. In questo modo, tutti possono diventare parte attiva di un modello di energia condivisa, contribuendo alla transizione energetica e rendendo l'energia sostenibile accessibile a tutti.
Chiunque può farne parte di una Comunità Energetica Rinnovabile: non ci sono barriere di età, reddito o competenze tecniche. C'è solo un unico obiettivo: rendere l'energia pulita accessibile a tutti e ogni membro può contribuire in modo diverso, beneficiando dell’energia condivisa e sostenibile.
Chiunque può aderire a una CER, indipendentemente dal fatto che possieda un impianto di produzione di energia rinnovabile.
Esempio: Anna, con pannelli solari sul tetto, immette energia nella rete della CER e riduce i suoi costi. Luca, senza possibilità di installare impianti, beneficia dell’energia condivisa a un prezzo più basso.
Imprese: riduzione dei costi e sostenibilità
Esempio: un’azienda agricola aderisce a una CER e utilizza energia rinnovabile per alimentare i suoi macchinari, riducendo i costi operativi.
Le amministrazioni pubbliche possono aderire a una CER per abbattere i costi di gestione e promuovere l’uso di energie rinnovabili nei servizi pubblici.
Esempio: una scuola con impianti fotovoltaici può alimentare le proprie strutture e condividere l’energia in eccesso con ospedali o biblioteche.
Organizzazioni no-profit, cooperative e associazioni possono far parte di una CER, accedendo a energia pulita a costi ridotti e sostenendo progetti a impatto sociale.
Esempio: una cooperativa che gestisce un centro per anziani riduce le spese energetiche e partecipa attivamente a un modello di energia condivisa e solidale.
Chiunque entri in una CER può avere tre ruoli principali:
Questo modello inclusivo garantisce un accesso più equo all’energia sostenibile e crea un sistema energetico più resiliente e partecipativo.
I vantaggi delle Comunità Energetiche Rinnovabili sono molteplici e si riflettono sia a livello economico che ambientale e sociale. Ecco i principali benefici:
Il governo italiano ha introdotto una serie di incentivi economici per favorire la nascita e lo sviluppo delle Comunità Energetiche. Questi incentivi mirano a supportare l'installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e premiare l'autoconsumo e la condivisione dell'energia tra i membri delle comunità. Vediamo i principali incentivi economici per la produzione e il consumo dell'energia sostenibile all'interno della CER:
Oltre agli incentivi statali diretti, esistono anche agevolazioni fiscali e contributi a livello locale o regionale, pensati per favorire l’installazione di impianti rinnovabili e sostenere i piccoli comuni.
Per chiarire meglio come funziona l'agevolazione, vediamo un esempio. Supponiamo di avere un impianto fotovoltaico con un inverter di potenza pari a 6 kW e una capacità di generazione di 6,5 kWp. Per determinare l’importo massimo incentivabile, si prende il valore più basso tra la potenza dell'inverter (6 kW) e la potenza dell’impianto (6,5 kWp), che in questo caso è 6 kW. Questo valore viene moltiplicato per 1500 €/kW, ottenendo un totale di 9000 euro come prezzo incentivabile.
Ora, per calcolare il rimborso previsto dal PNRR, si prende il valore più basso tra il prezzo effettivo dell’impianto e il prezzo incentivabile (in questo caso, 9000 euro) e lo si moltiplica per il 40%, ottenendo un rimborso di 3600 euro.
Sono ammissibili le seguenti spese:
Oltre agli incentivi statali, molte regioni e comuni italiani hanno attivato bandi e finanziamenti dedicati alle Comunità Energetiche Rinnovabili, con l’obiettivo di sostenere ulteriormente la transizione energetica. Ad esempio, alcune regioni offrono agevolazioni fiscali specifiche o contributi extra per l'installazione di impianti di energia rinnovabile. È quindi consigliabile informarsi presso il proprio comune o regione per verificare la presenza di ulteriori contributi locali.
La tariffa incentivante riconosciuta dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per l'energia auto-consumata da una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è composta da due elementi principali: una parte fissa e una parte variabile, che variano in base alla dimensione dell'impianto e al prezzo di mercato dell'energia.
La parte fissa della tariffa è legata alla potenza dell'impianto. In generale, più grande è l'impianto, più bassa è la tariffa per chilowattora (kWh) prodotto, ma resta comunque un incentivo significativo per promuovere l'autoconsumo. Ad esempio:
La parte variabile della tariffa dipende dal prezzo di mercato dell'energia. La logica alla base di questa componente è che, quando il prezzo dell'energia scende, la parte variabile della tariffa aumenta per bilanciare l'effetto. Questo meccanismo consente di tutelare i membri della CER dai fluttuanti prezzi di mercato.
Per tener conto delle differenze di producibilità energetica tra le varie regioni italiane, il GSE prevede delle maggiorazioni tariffarie per gli impianti fotovoltaici situati in aree con minore esposizione solare, come il centro e il nord Italia. Ecco come sono suddivise le maggiorazioni:
Queste maggiorazioni aiutano a bilanciare la minore capacità di produzione energetica dovuta alla minore esposizione solare, garantendo che anche le comunità del nord e del centro possano beneficiare appieno della partecipazione a una CER.
Si, la tariffa incentivante è cumulabile con il contributo PNRR o altri contributi in conto capitale, nella misura massima del 40%, a fronte di una decurtazione della tariffa incentivante del 50% Pertanto, se un produttore ottenesse un contributo in conto capitale di qualunque tipologia superiore al 40% del costo dell’investimento (calcolato sulla base dei massimali precedentemente illustrati), non è possibile ottenere la tariffa incentivante per l’energia elettrica prodotta dall’impianto in questione.
Quando parliamo di energia auto-consumata virtualmente all'interno di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER), ci riferiamo all'energia che viene effettivamente condivisa tra i membri della comunità (produttori e consumatori), ma che non necessariamente passa fisicamente attraverso i fili che collegano le case o le aziende. Piuttosto, questo tipo di autoconsumo viene misurato e "riconosciuto" virtualmente grazie ai sistemi di gestione della rete.
In pratica, l'energia prodotta da un impianto (ad esempio un impianto fotovoltaico) viene "messa a disposizione" della comunità e consumata dai membri, anche se non viaggia direttamente dall'impianto al consumatore. Questa energia viene calcolata sulla base di quella che, in ogni singola ora, è prodotta e consumata all'interno della rete locale connessa alla stessa Cabina Primaria. In altre parole, l'energia auto-consumata virtualmente rappresenta la quantità di energia che viene prodotta e utilizzata all'interno della CER nello stesso momento.
Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) si occupa del calcolo dell'energia auto-consumata virtualmente, confrontando l'energia prodotta da tutti gli impianti della CER con quella prelevata dai consumatori. Il valore finale dell'energia auto-consumata è dato dalla quantità minore tra l'energia prodotta e quella consumata in ogni ora. Se, ad esempio, in un'ora un impianto fotovoltaico della CER produce 100 kWh e i membri della comunità ne consumano 80 kWh, l'energia auto-consumata virtualmente sarà di 80 kWh.
La quantità di energia auto-consumata virtualmente è cruciale per determinare i benefici economici per i membri della CER. Sia la tariffa incentivante riconosciuta dal GSE che il contributo economico di ARERA si applicano solo sull'energia che viene prodotta e consumata "virtualmente" all'interno della comunità. Questo sistema premia l'efficienza e la capacità della comunità di bilanciare produzione e consumo di energia rinnovabile in tempo reale.
Immagina una Comunità Energetica Rinnovabile composta da cinque case con impianti fotovoltaici. In una giornata di sole, i pannelli producono 50 kWh di energia all'ora. Se in quell’ora le case consumano complessivamente 40 kWh, questi 40 kWh saranno considerati come energia auto-consumata virtualmente e quindi soggetti agli incentivi economici. I restanti 10 kWh, invece, verranno immessi nella rete nazionale e venduti a condizioni di mercato.
L'autoconsumo virtuale permette a una CER di massimizzare i vantaggi economici, riducendo il più possibile l'energia che deve essere acquistata dalla rete e massimizzando il risparmio grazie alla condivisione tra i membri.
Tutti i partecipanti alla CER - che siano consumatori finali di energia elettrica o auto-consumatori (ossia consumatori che possiedono un impianto di produzione da fonte rinnovabile e che producono energia per sé stessi e per i componenti della CER) - mantengono i loro diritti di clienti finali, compreso quello della scelta del fornitore di energia elettrica e hanno la facoltà di uscire dalla Comunità quando lo desiderano, secondo le regole e le indicazioni contenuti nello statuto. Le stesse facoltà di ingresso e di uscita sono altresì garantite ai produttori da fonte rinnovabile.
Tutti gli impianti alimentati da fonti rinnovabili possono essere inseriti in una CER come unità di produzione. Sono quindi inclusi gli impianti fotovoltaici, ma può essere inserito nelle CER qualunque tipo di impianto rinnovabile, a titolo esemplificativo e non esaustivo, idroelettrico, eolico, biogas, biomasse solide ecc.
Per poter accedere agli incentivi previsti per le CER gli impianti di produzione da fonte rinnovabile devono avere potenza non superiore a 1 MW. Tali impianti sono generalmente di nuova costruzione, anche se possono far parte di una CER impianti già realizzati, purché entrati in esercizio successivamente alla data del 16 dicembre 2021 (data di entrata in vigore del D.lgs. 199/2021) e comunque successivamente alla regolare costituzione della CER. Inoltre, ai fini dell’accesso ai benefici previsti dal Decreto di incentivazione, gli impianti non devono beneficiare di altri incentivi sulla produzione di energia elettrica.
No, non sono considerate come spese ammissibili ai fini del contributo PNRR le spese relative a beni oggetto di un contratto di leasing finanziario.
No, gli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili e le singole utenze di consumo di clienti finali possono appartenere ad una sola CER. È possibile, tuttavia che uno stesso soggetto possa appartenere a due diverse CER con distinte utenze di consumo o impianti di produzione nella propria titolarità.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una soluzione rivoluzionaria per affrontare le sfide energetiche del futuro. Offrono a tutti l’opportunità di contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico, permettendo di produrre, condividere e consumare energia pulita a livello locale. I benefici non si limitano solo all’ambiente: partecipare a una CER significa anche ridurre i costi energetici e diventare parte di un sistema più autonomo e sostenibile.
Entrare a far parte di una Comunità Energetica Rinnovabile è un passo concreto verso un futuro più verde, dove i cittadini, le imprese e le istituzioni collaborano per un’energia più democratica e accessibile. I vantaggi sono molteplici: risparmio economico, incentivi statali e, soprattutto, la soddisfazione di fare qualcosa di buono per l’ambiente e per la propria comunità.
Se vuoi essere parte di questa rivoluzione energetica e sfruttare tutti i benefici che ne derivano, non aspettare! Scopri la Comunità Energetica di Enpal e unisciti a una rete di persone impegnate a rendere l'energia più pulita e accessibile per tutti. Iscriviti oggi e contribuisci a costruire un cambiamento concreto per te e per il pianeta!