La scelta tra pompa di calore o caldaia a condensazione non è semplice, poiché entrambi i sistemi offrono vantaggi e svantaggi che variano a seconda delle esigenze energetiche, delle condizioni climatiche e dei costi energetici. In questo articolo cercheremo di rispondere alla domanda che spesso i nostri clienti ci fanno “Quale conviene veramente?” per guidarti a una scelta consapevole.
Cos’è una caldaia a condensazione e come funziona?
La caldaia a condensazione è un sistema di riscaldamento che sfrutta l'energia chimica dei combustibili (tipicamente metano o gasolio) per produrre calore. La sua efficienza è aumentata grazie a un processo di condensazione, che consente di recuperare il calore latente dei fumi di scarico. Questo processo aggiuntivo porta il rendimento a superare il 100% rispetto al potere calorifero inferiore (PCI) del combustibile.
- Rendimento tipico: La caldaia a condensazione raggiunge rendimenti tra il 105% e il 108%.
- Funzionamento: Dopo la combustione iniziale, i fumi caldi (a circa 180°C) passano in uno scambiatore, che ne recupera parte del calore, incrementando l’efficienza del sistema.
Cos’è una pompa di calore?
La pompa di calore è un sistema di riscaldamento che non genera calore direttamente, ma lo trasferisce dall’esterno all’interno dell’abitazione. Durante l’inverno, estrae calore dall'aria esterna, dal terreno o dall’acqua, anche a basse temperature, e lo trasferisce all'interno. Nei modelli reversibili, il processo può essere invertito per raffrescare l’ambiente in estate, simile al funzionamento di un condizionatore.
- Funzionamento e temperatura: Anche se le temperature esterne sono basse, esiste calore disperso nell’ambiente. La pompa di calore raccoglie questo calore e lo concentra per riscaldare gli spazi interni.
- Energia richiesta: Per funzionare, la pompa di calore utilizza energia elettrica, con un'efficienza definita dal COP (Coefficient of Performance), che indica il rapporto tra l'energia termica prodotta e l'energia elettrica consumata. Un COP di 3, ad esempio, significa che per ogni kWh di elettricità utilizzato vengono generati 3 kWh di calore.
Confronto della tipologia di riscaldamento: quale conviene?
Vediamo ora i costi di ciascun sistema a parità di calore prodotto. Consideriamo un fabbisogno energetico di 10 kWh per riscaldare un ambiente.
Caldaia a condensazione
- Rendimento: Con un rendimento del 105%, per ottenere 10 kWh di calore, sono necessari circa 9,52 kWh di energia.
- Consumo di metano: Con un potere calorifico del metano di circa 9,45 kWh per metro cubo, servono 1 m³ di metano.
- Costo del metano: Con un prezzo medio di 0,90 € per m³, il costo orario è circa 0,90 €.
Pompa di calore
- COP (Coefficiente di Prestazione): Supponiamo un COP medio di 3, il che significa che ogni kWh di elettricità produce 3 kWh di calore.
- Consumo elettrico: Per ottenere 10 kWh di calore, la pompa di calore necessita di circa 3,33 kWh di elettricità.
- Costo dell’elettricità: Con un prezzo medio di 0,21 € per kWh, il costo orario risulta circa 0,69 €.
Qual è la soluzione più conveniente?
Dai calcoli, appare evidente che la pompa di calore ha un costo per kWh di calore prodotto inferiore rispetto alla caldaia a condensazione, il che si traduce in un risparmio significativo. Tuttavia, la scelta non è sempre lineare. Vediamo alcuni fattori aggiuntivi da considerare.
Fattori di influenza nella scelta tra pompa di calore o caldaia a condensazione
- Clima e temperature esterne: La pompa di calore è più efficiente a temperature esterne miti. In zone molto fredde, il COP può scendere al di sotto di 3, riducendo l’efficienza. In questo caso, una caldaia a condensazione può essere una scelta più affidabile.
- Impianto di riscaldamento: La pompa di calore funziona meglio con impianti a bassa temperatura, come il riscaldamento a pavimento, dove può raggiungere un COP fino a 4,4-4,5. Con i radiatori tradizionali, che richiedono temperature più alte, l’efficienza della pompa di calore si riduce.
- Costo delle materie prime: Il prezzo di gas ed elettricità varia frequentemente. L’aumento del prezzo del metano può rendere la pompa di calore una soluzione più vantaggiosa. È utile ricalcolare la convenienza ogni volta che i prezzi energetici cambiano.
- Abbinamento al fotovoltaico: L’installazione di un impianto fotovoltaico può ridurre ulteriormente i costi operativi della pompa di calore, in quanto parte dell’energia elettrica viene autoprodotta. In questo modo, l’impianto fotovoltaico rende l’uso della pompa di calore ancora più vantaggioso, aumentando l’indipendenza energetica.
Soluzione combinata pompa di calore + caldaia: quando conviene?
In alcuni casi, una soluzione combinata può rappresentare la scelta ottimale. Una caldaia a condensazione può essere utilizzata come supporto nei periodi più freddi, mentre la pompa di calore può essere sfruttata durante le stagioni più miti. Questa combinazione permette di sfruttare i vantaggi di entrambi i sistemi e di ottimizzare i costi di riscaldamento.
Conclusione
La risposta a “Pompa di calore o caldaia a condensazione: quale conviene veramente?” dipende da molteplici fattori: clima, caratteristiche dell’impianto, costi energetici e possibilità di installare un impianto fotovoltaico.
Se cerchi una soluzione economica e sostenibile, soprattutto in un’area con temperature moderate, la pompa di calore potrebbe essere l’opzione ideale. In zone con inverni rigidi, invece, una caldaia a condensazione può garantire un riscaldamento efficace anche nelle giornate più fredde.
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