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Fotovoltaico in condominio: una guida completa

Impianto fotovoltaico condominiale: è possibile?

Risparmio energetico, autoconsumo, energia pulita, rispetto dell’ambiente: questi concetti stanno entrando sempre di più nel nostro vocabolario e nella nostra cultura, ma come si fa a passare dalla teoria alla pratica? Non tutti sanno, infatti, che è possibile installare un impianto fotovoltaico in condominio, privato o centralizzato, con il quale risparmiare il 90% sulla bolletta energetica.

Secondo gli ultimi dai Istat, più di 12 milioni di famiglie italiane vivono in condomini, che rappresentano il 70% degli edifici residenziali nel nostro Paese, e grazie alla cosiddetta Riforma del Condominio, che ha introdotto nuove regole e semplificazioni, sui tetti di ognuno di questi palazzi è possibile l'installazione di pannelli fotovoltaici, perché tutti possano beneficiare dei vantaggi dell'energia solare condivisa.

L’installazione di un impianto fotovoltaico condominiale, però, presenta singolarità e sfide uniche che richiedono un'attenta pianificazione e il coinvolgimento di tutti i condomini. Dalla valutazione dei costi e dei benefici alla gestione dell'impianto, ogni fase del processo deve essere affrontata nel rispetto delle normative vigenti e con un accordo condiviso tra i residenti. In questa guida esploreremo tutti gli aspetti fondamentali, offrendo consigli pratici e informazioni essenziali per realizzare impianti fotovoltaici in condominio.

Indice dei contenuti

Quali permessi servono per installare un impianto fotovoltaico?

Oggi, l’installazione di pannelli solari rientra nella categoria della “manutenzione ordinaria” perché sono considerati “edilizia libera”: ciò elimina la necessità di permessi specifici. Per gli impianti con una potenza fino a 200 kW (ben oltre le necessità di un condominio medio), è sufficiente compilare il Modello Unico Semplificato.

Grazie a queste semplificazioni normative, il fotovoltaico per condomini è oggi una soluzione accessibile a tutti. L’unica eccezione è rappresentata dagli edifici che si trovano in aree sottoposte a vincoli storici, artistici o paesaggistici: in questi casi è necessario ottenere un’autorizzazione specifica dal Comune per l’installazione dei pannelli solari.

Tipi di impianto fotovoltaico in condominio

Quanto parliamo di impianti fotovoltaici in condominio, ci sono due soluzioni possibili: impianto centralizzato o impianto a uso privato. Entrambe le opzioni offrono vantaggi significativi, ma cambiano la modalità di utilizzo e la gestione dell’energia prodotta.

Un impianto fotovoltaico condominiale centralizzato fornisce energia per le aree comuni dell’edificio (come illuminazione, ascensore e cancelli elettrici). Questo sistema abbatte i costi energetici condivisi e quindi riduce sensibilmente le spese condominiali.

Chi desidera alimentare la propria abitazione con energia solare, invece, può installare un impianto a uso privato. Posizionando i pannelli su una proprietà esclusiva (come un balcone o un terrazzo) è possibile procedere senza alcuna autorizzazione da parte dell’assemblea condominiale. Se invece l’impianto viene installato su parti comuni (come per esempio il tetto) è necessario comunicarlo all’assemblea, che non può negarne la realizzazione, ma può solo stabilire criteri per la sua collocazione.

Ovviamente l’installazione di un impianto fotovoltaico condominiale centralizzato non esclude l’installazione di pannelli solari a uso privato, e viceversa. Anzi, la dotazione di entrambe le soluzioni consente di abbattere sia la spesa energetica condivisa che quella del singolo appartamento.

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Come funziona il fotovoltaico nei condomini?

A seconda della tipologia di impianto fotovoltaico condominiale e della collocazione dei pannelli solari, ci sono regole specifiche relative alle procedure da seguire in assemblea condominiale, alla ripartizione dell’energia prodotta, all’uso delle aree comuni, e anche costi differenti. Di seguito chiariamo ogni aspetto.

Passaggi per l’approvazione in assemblea

Per installare un impianto fotovoltaico in condominio di tipo centralizzato, è necessario seguire un iter di approvazione ben definito.

1. Presentazione della proposta in assemblea condominiale, illustrando ai condomini i vantaggi del progetto, i costi e le modalità di installazione: una comunicazione chiara e dettagliata aiuta a facilitare il consenso e a risolvere i dubbi dei più scettici.

2. Votazione: l’installazione dell’impianto richiede il voto favorevole di almeno il 50% più uno dei presenti all’assemblea. Solo i condomini che approvano il progetto partecipano alla spesa e possono beneficiare delle agevolazioni fiscali disponibili.

Quando si tratta di un impianto a uso individuale, invece, il procedimento è più semplice. Un singolo condomino può installare i pannelli solari sulle proprie superfici esclusive senza necessità di approvazione assembleare. Se l’installazione avviene su parti comuni, l’iter da seguire è questo:

1. Informare l’amministratore dell’intenzione di installare pannelli solari su parti comuni.

2. Convocazione dell’assemblea condominiale per discutere le modalità di realizzazione: la normativa garantisce il diritto di utilizzo delle parti comuni (purché non pregiudichino stabilità e decoro architettonico dell’edificio) ma l’assemblea può definirne le condizioni.

3. Autorizzazione dell’assemblea di condominio: indispensabile solo nei casi in cui, l’installazione dei pannelli solari richieda lavori di modifica delle parti comuni.

Cosa succede se alcuni condomini non vogliono partecipare?

Quando si propone l'installazione di un impianto fotovoltaico in condominio, è naturale che possano emergere opinioni divergenti tra i condomini. È importante sapere, quindi, che chi non è d’accordo non è obbligato a contribuire alle spese di installazione dell'impianto, purché il dissenso sia manifestato chiaramente in assemblea o con l'impugnazione tempestiva della delibera. Chi dissente, ovviamente, non potrà usufruire dei benefici e delle agevolazioni fiscali derivanti dall'uso dell'energia solare. Questo approccio assicura una gestione equa e rispettosa delle diverse posizioni all'interno del condominio.

Le spese per l'installazione dell'impianto fotovoltaico, quindi, vengono ripartite esclusivamente tra i condomini favorevoli al progetto.

È sempre consigliabile discutere approfonditamente il progetto in assemblea, valutando i vantaggi ambientali ed economici dell'installazione di un impianto fotovoltaico in condominio, e dando risposta alle preoccupazioni dei residenti contrari. Una comunicazione aperta facilita decisioni in grado di rispettare le diverse esigenze e prospettive che naturalmente emergono all'interno del condominio.

Costi e suddivisione della spesa

Quando si valuta l’installazione di un fotovoltaico in condominio, è fondamentale considerare i costi e le modalità di ripartizione della spesa tra i condomini. Un impianto di medie dimensioni, ad esempio da 7 kWp, ha un costo stimato di circa 10.000€ (distribuito tra i partecipanti) ma grazie agli incentivi fiscali, il 50% dell’investimento è detraibile in 10 anni, riducendo significativamente l’impatto economico.

Ma come funziona il fotovoltaico condominiale in termini di distribuzione delle spese? Generalmente, i costi vengono ripartiti in base ai millesimi di proprietà tra i condomini che aderiscono al progetto. Questa suddivisione consente di ottenere energia pulita a costi contenuti rispetto alla realizzazione di impianti individuali per ogni appartamento.

Se invece un singolo condomino vuole installare un impianto a uso privato, deve necessariamente sostenere interamente la spesa, ma può usufruire di incentivi statali che offrono detrazioni fiscali per l’installazione del fotovoltaico.

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Come dividere il tetto condominiale per il fotovoltaico?

Quando si considera l'installazione di un impianto fotovoltaico in condominio, è fondamentale affrontare la questione della ripartizione dello spazio sul tetto, che è una delle parti comuni destinate a proteggere l'edificio e a garantire l'isolamento a tutti i residenti. Secondo l'articolo 1117 del Codice Civile, infatti, il tetto è compreso tra i beni comuni dei proprietari delle singole unità abitative, e ciò implica che il suo utilizzo deve rispettare i diritti di tutti i condomini.

Chi vuole installare un pannello fotovoltaico in condominio, per un impianto a uso privato, e non ha spazio su un balcone o un terrazzo di proprietà, deve sapere che attualmente non esistono criteri specifici stabiliti dalla legge per determinare le porzioni di tetto assegnabili a ciascun condomino. Tuttavia, il Codice Civile prevede che le parti comuni possano essere utilizzate dal singolo condomino, purché ciò non ne alteri la destinazione d'uso e non impedisca agli altri di farne uso.

Attraverso un dialogo aperto in assemblea condominiale, si possono definire regole condivise per la suddivisione dello spazio, tenendo conto delle esigenze energetiche di ognuno e delle caratteristiche strutturali dell’edificio. Se non ci sono accordi diversi, però, la ripartizione del tetto destinato ai pannelli solari avviene in base alle quote millesimali di proprietà: ciò significa che ogni appartamento ha diritto a una superficie sul tetto proporzionale alla sua quota millesimale.

Come si ripartisce l’energia prodotta?

In un condominio dotato di un impianto fotovoltaico centralizzato, l'energia prodotta viene principalmente utilizzata per alimentare le parti comuni dell'edificio.

Ma con l'introduzione del concetto di autoconsumo collettivo, ora è possibile condividere l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico condominiale anche tra i singoli condomini. Ciò significa che l'energia in eccesso (non utilizzata per le parti comuni) viene immessa in rete e può essere "virtualmente" ripartita tra i vari partecipanti all'autoconsumo collettivo. In questo modo i condomini beneficiano direttamente dell'energia solare prodotta, riducendo ulteriormente i costi energetici individuali.

Per implementare l'autoconsumo collettivo, però, i condomini devono aderire a specifici accordi e l'impianto deve essere progettato per gestire la distribuzione dell'energia in modo equo, cioè affinché tutti i partecipanti possano trarre vantaggio dall'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici in condominio.

Il fotovoltaico in condominio conviene?

Il fotovoltaico in condominio presenta diversi vantaggi: gli impianti centralizzati riducono le spese condominiali, mentre quelli privati abbattono i consumi energetici della singola famiglia. Abbinare entrambe le soluzioni, ovviamente, consente di ottenere tutti questi vantaggi insieme. L’installazione dei pannello solari, inoltre, è soggetta ad alcune agevolazioni fiscali che rendono particolarmente conveniente dotarsi di impianti fotovoltaici in condominio adesso, senza aspettare. L’investimento può essere recuperato in pochi anni, lasciando spazio poi, solo ai vantaggi economici derivanti dal risparmio energetico. Ma chiariamo tutto nel dettaglio.

Risparmio in bolletta

Dotarsi di un impianto fotovoltaico condominiale, genera un alto livello di autoconsumo che generalmente arriva a coprire il 75% del fabbisogno ma può raggiungere quasi il 100%, coprendo interamente i consumi energetici collettivi e quindi riducendo sensibilmente la spesa condominiale mensile.

Lo stesso vale per la singola famiglia che decide di installare pannello fotovoltaico in condominio per un impianto a uso privato: la riduzione della bolletta elettrica è pari mediamente al 70%.

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Incentivi fiscali disponibili

Investire in un impianto fotovoltaico condominiale oggi è particolarmente vantaggioso grazie agli incentivi fiscali disponibili. Per i condomìni, è previsto il Superbonus Fotovoltaico, che consente una detrazione fiscale del 70% sulle spese sostenute per l'installazione di pannelli solari su parti comuni dell'edificio, quando l'installazione è associata a interventi di efficientamento energetico (coibentazione delle pareti, sostituzione degli impianti di climatizzazione con sistemi più efficienti, ecc..).

Quando si installa un pannello fotovoltaico in condominio a uso privato, il Bonus Fotovoltaico 2025 prevede una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per la prima casa e del 36% per la seconda casa. Ad esempio, se si investono 10.000 euro nell'installazione, è possibile recuperare rispettivamente 5.000 euro o 3.600 euro attraverso riduzioni fiscali nei successivi anni.

In entrambi i casi, per avere diritto alle detrazioni, l'impianto non deve superare una potenza di 20 kW e l'energia prodotta deve essere destinata al consumo dell'edificio, e non alla vendita.

In quanto tempo si rientra dell’investimento

Investire nel fotovoltaico in condominio conviene sia dal punto di vista economico che ambientale. Anche se l'investimento iniziale può sembrare significativo, il tempo di recupero dei soldi spesi è generalmente compreso tra 3 e 5 anni.

Per gli impianti fotovoltaici condominiali centralizzati, inoltre, il tempo di rientro dell'investimento può essere ancora più breve rispetto agli impianti privati. Grazie alla condivisione dei costi tra i condomini, alle detrazioni e all'ottimizzazione dell'uso dell'energia prodotta, in alcuni casi, il tempo di ritorno dell'investimento può non superare i 3 anni.

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Perché scegliere il fotovoltaico in condominio

Il fotovoltaico in condominio è una soluzione sostenibile e vantaggiosa sotto molti punti di vista. Un impianto condominiale consente di ridurre sensibilmente le spese comuni, perché abbatte i costi per l’energia utilizzata nelle aree condivise come ascensori, luci e cancelli automatici.

Anche l’aspetto ambientale non è da sottovalutare, perché contribuire alla produzione di energia rinnovabile aiuta a diminuire l’impronta ecologica dell’edificio e, oltretutto, ne aumenta il suo valore immobiliare.

Per finire, un aspetto spesso trascurato del fotovoltaico condominiale è la funzione di catalizzatore per una maggiore collaborazione tra i condomini. La condivisione dei benefici energetici, infatti, può migliorare i rapporti interpersonali e promuovere un senso di appartenenza e responsabilità collettiva verso l’ambiente. Insomma, è un’opportunità per un investimento economico certo, per un contributo all’ambiente ovviamente, ma anche per fare comunità.

Inoltre, la possibilità di installare un impianto a uso privato, anche per chi vive in un appartamento in condominio, consente di generare energia pulita per la propria famiglia, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica nazionale. Una scelta che oggi è molto interessante perché non richiede necessariamente una lunga trafila burocratica. Anzi, se i pannelli sono installati su un’area di proprietà esclusiva, come un balcone o un terrazzo, non serve neanche il consenso dell’assemblea condominiale, il ché rende tutto molto semplice e veloce.

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